20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Il mercato del Dragone

Google: i cinesi rischiano di perdere mappe, ricerche, pubblicità

Mezzo miliardo abbonati a China Mobile usano servizi via cellulare

PECHINO - Oltre mezzo miliardo di cinesi rischiano di perdere l'accesso via cellulare a cartine stradali - in cinese - gratuite e ricerche internet, di colpo. Questa una tra le immediate ricadute di un ritiro di Google dal mercato del Dragone; altre sono che le imprese si vedrebbero private di un prezioso canale di comunicazioni pubblicitarie, mentre sparirebbe un servizio di musica online che ha contribuito a contenere la galoppante pirateria.

Ovviamente tutti gli internauti cinesi perderebbero l'accesso al primo portale di ricerche mondiale, che tuttavia nel celeste impero non è il player dominate: in cima c'è la cinese Baidu, che aumenterebbe ancora la sua quota e vedrebbe venire meno un forte incentivo a migliorare e innovare.

Secondo alcuni analisti la prospettiva di un ritiro del gigante internet è negativa per la Cina. «Non sarebbe solo Google a perdere, sarebbero tutti a perdere», afferma Edward Yu, presidente della società di ricerche Analysys International di Pechino. Da subito i 527 milioni di abbonati di China Mobile perderebbero i servizi di accesso mobile ai servizi di Google, con cui l'operatore ha stretto un accordo dopo un insuccesso con Baidu.

Da ieri i media cinesi sono tornati a riferire di un imminente abbandono di Google, che avrebbe nuovamente smesso di censurare i contenuti imposti dalle autorità locali. Un portavoce della società ha smentito questa circostanza, e non ha confermato se Google.cn si appresti a chiudere. Di sicuro c'è che resta un forte attrito tra le autorità locali e il gruppo, dopo che ad inizio anno Google ha apertamente sfidato le misure censorie imposte da Pechino. Difficile anche che alla società venga lasciata la possibilità di defilarsi dalle attività sul grande pubblico ma mantenendo quelle legate alle imprese.