19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La decisione è arrivata dopo una giornata convulsa

Capri, Capitaneria dispone chiusura Grotta azzurra

Sei barcaioli refertati in ospedale

CAPRI - La Capitaneria di porto di Capri ha disposto la chiusura dello specchio d'acqua antistante la Grotta azzurra nell'isola di Capri. La decisione è arrivata dopo una giornata convulsa caratterizzata prima dal ritrovamento di una schiuma biancastra maleodorante e poi dalla 'riapertura' per circa un'ora ai turisti.

La disposizione della Capitaneria riguarda un raggio di 20 metri dall'ingresso della famosa insenatura naturale fino a quando non arriveranno i risultati delle analisi che l'Arpac della Regione Campania sta effettuando in queste ore. È vietata, dunque, la navigazione, la sosta e qualsiasi attività nautica compresa al pesca per tutti i natanti escluse le unità navali della Guardia costiera e delle forze di polizia.

Intanto sono tre i barcaioli refertati presso l'ospedale Capilupi dell'isola per una serie di disturbi lievi come nausea, capogiri e tosse.

L'ennesima giornata 'nera' per la grotta famosa in tutto il mondo è iniziata questa mattina quando un gruppo di barcaioli ha aperto l'antro per accompagnare un gruppo di turisti. Una volta entrati nella cavità naturale hanno notato una scia bianca schiumosa e avvertito un odore urticante e nauseabondo. Usciti in mare aperto hanno poi provveduto ad avvertire i Carabinieri che a loro volta hanno allertato i tecnici comunali. Immediato l'intervento di Carabinieri, Guardia costiera e tecnici dell'Arpac (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania) che hanno provveduto a prelevare alcuni campioni di acqua di mare per analizzarli. Nel frattempo, nonostante i sindaci dell'isola non abbiano disposto alcun provvedimento di chiusura, i barcaioli hanno preferito evitare di entrare nella grotta così come consigliato dalle forze dell'ordine. Col passare delle ore, mentre quanto avvenuto ad Anacapri ha fatto il giro dell'isola azzurra, la chiazza è scomparsa anche perchè trascinata dalla corrente. Diminuito notevolmente anche il cattivo odore. Per questo motivo, dalle 15.45 alle 16.45 i barcaioli hanno ripreso le visite nella grotta. Poco dopo le 17, infine, la disposizione della Capitaneria di porto.

Intanto la Procura ha aperto un fascicolo sull'accaduto. Il Pm che si occuperà del caso è Federico Bisceglie, lo stesso che si sta interessando dello sversamento di liquami nello specchio d'acqua antistante la grotta ad opera di due operai di una ditta di Castellammare di Stabia. Tante le ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori anche se per capire se ci sia stato dolo o si sia trattato di un incidente, occorrerà attendere le analisi dell'Arpac. I tecnici dovranno, infatti, capire che sostanza abbia generato i miasmi e la schiuma. Risultati che si avranno non prima di 24-48 ore.