20 aprile 2024
Aggiornato 00:00

Le fratture sul fondo marino forniscono informazioni sull'innalzamento del livello del mare

Nuove immagini dettagliate del fondo marino a largo della costa occidentale dell'Antartide stanno aiutando i ricercatori

Nuove immagini dettagliate del fondo marino a largo della costa occidentale dell'Antartide stanno aiutando i ricercatori a prevedere come la calotta di ghiaccio del continente potrebbe rispondere al futuro riscaldamento. Le immagini suggeriscono che il meccanismo che regola il flusso di ghiaccio nel mare potrebbe essere più complesso di quanto si credesse in precedenza.

Il continente antartico è coperto da un immenso strato di ghiaccio che raggiunge i 5.000 metri di spessore. Col passare del tempo, il ghiaccio si muove verso il mare, dove si rompe in forma di iceberg per poi sciogliersi. Poiché poggia su roccia al di sopra del livello del mare, la calotta di ghiaccio che copre la metà orientale del continente è abbastanza stabile. Al contrario, la calotta antartica occidentale (West Antarctic Ice Sheet o WAIS) poggia su roccia al di sotto del livello del mare, il che la rende molto meno stabile.

Se il ghiaccio dell'Antartide si scioglie, contribuirà in modo massiccio all'innalzamento del livello del mare. La nostra scarsa conoscenza delle dinamiche di calotte massicce, come ha fatto presente il Pannello intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), ostacola le attività di previsione del futuro innalzamento del livello del mare.

In questo recente studio, alcuni scienziati del British Antarctic Survey e dell'Istituto Alfred Wegener di ricerca polare e marina in Germania hanno usato la tecnologia sonar per studiare il fondo dell'insenatura del Mare di Amundsen. La maggior parte del WAIS defluisce in quest'area e gli scienziati l'hanno individuata come uno dei probabili siti dell'inizio del cedimento della calotta di ghiaccio.

In totale, gli scienziati hanno esplorato quasi 10.000 chilometri quadrati di fondo marino (equivalente a circa la metà delle dimensioni del Galles). Le immagini da loro ottenute hanno fatto luce su ciò che è successo 10.000 anni fa, quando la calotta di ghiaccio si è ristretta fino alle sue dimensioni attuali alla fine dell'ultima era glaciale.

Le fotografie rivelano tre avvallamenti larghi da 17 a 39 chilometri che si allontanano dall'attuale limite del ghiaccio, dando agli scienziati nuove informazioni sul tasso di perdita di ghiaccio in quel periodo. I ricercatori però fanno presente che i meccanismi che controllano il flusso del ghiaccio nel mare potrebbero essere più complessi di quanto si pensi.

«Una delle maggiori incertezze nel prevedere il futuro innalzamento del livello del mare è costituito dal probabile contributo dell'Antartide. È molto importante per gli scienziati e per la nostra società capire a fondo come il ghiaccio polare defluisce nel mare,» ha commentato Rob Larter del British Antarctic Survey. «La nostra ricerca ci fornisce più informazioni su come la calotta di ghiaccio ha risposto al riscaldamento alla fine dell'ultima era glaciale e su come i processi sul fondo della calotta di ghiaccio hanno controllato il suo flusso. È un grande passo avanti verso la comprensione di come le calotte di ghiaccio risponderanno al futuro riscaldamento.«