28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Supercomputer e Cambiamenti climatici

Nuovo impulso alla ricerca sui cambiamenti climatici con i supercomputer NEC

Il CMCC (Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici) inaugura a Lecce il nuovo Centro di Supercalcolo, dotato di un supercomputer vettoriale NEC SX-9 con una potenza di picco di circa 11,5 teraFLOPS

La tecnologia dei supercomputer NEC contribuisce alle ricerche sul clima del CMCC (Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici), uno dei più importanti istituti di ricerca europei in questo campo. Per il suo nuovo Centro di Supercalcolo, che sarà inaugurato a Lecce il 30 gennaio, il CMCC ha infatti scelto un supercomputer vettoriale NEC SX-9 che assicura una potenza di picco di circa 11,5 teraFLOPS.

Come cambierà il clima nei prossimi decenni? Quali saranno gli impatti di questi cambiamenti sull’economia, sugli ecosistemi marini e terrestri e sulla salute? Tutti questi fenomeni potranno essere studiati più efficacemente attraverso sofisticate simulazioni numeriche che consentiranno di disegnare gli scenari futuri del clima.

Con il supporto dei supercomputer NEC, che sono tra i calcolatori più potenti del mondo, il CMCC svolgerà ricerche approfondite sull'impatto dei mutamenti climatici nel bacino centrale e sulle aree costiere del Mediterraneo, promuovendo allo stesso tempo la ricerca sul clima globale in collaborazione con istituti e scienziati di tutto il mondo. In occasione dell’inaugurazione del Centro di calcolo, sabato 31 gennaio si svolgerà a Lecce anche il convegno «Il clima che verrà. Analisi scientifiche e scelte politiche» con la partecipazione di personalità del mondo politico, scientifico ed economico.

Comprendere i cambiamenti del clima con i supercomputer NEC
«Ogni abitante del pianeta risentirà degli effetti del riscaldamento globale», ha dichiarato il Professor Antonio Navarra, Presidente del CMCC. «E’, quindi, fondamentale compiere nuovi passi avanti nello studio dei cambiamenti climatici e dei loro impatti. Per ottenere risultati validi, sono indispensabili supercomputer di ultima generazione. NEC è uno dei nostri partner più importanti in questo progetto grazie alla sua tecnologia all’avanguardia che ci consente di spingere la ricerca sul clima in territori nuovi e inesplorati».

Un concentrato di potenza di calcolo
Il nuovo Centro di calcolo ad alte prestazioni del CMCC è composto da sistemi vettoriali e scalari paralleli con memoria integrata per la gestione di database della dimensione di svariati petabyte. Tutti i sistemi vettoriali sono basati su supercomputer NEC per una potenza di picco totale di circa 12,5 teraFLOPS. Nei settori della modellazione atmosferica e oceanica, i computer vettoriali NEC raggiungono performance applicative eccellenti, a fronte di consumi di energia molto contenuti grazie all'elevata bandwidth della memoria. Il Centro di Calcolo del CMCC dispone di nodi NEC SX-8R oltre ai nuovi sette sistemi NEC SX-9. Un file system globale NEC assicura a tutti gli utenti del supercomputer SX un accesso rapido e affidabile ai dati. L'impiego di client appropriati permette ad altri computer paralleli installati presso il CMCC di utilizzare questo file system, semplificando notevolmente il lavoro dello staff del centro.

La ricerca in rete
L’obiettivo del CMCC è sviluppare un ambiente trasparente, omogeneo e totalmente compatibile sotto forma di un sistema «grid» integrato per le risorse di calcolo e l’archiviazione dei dati, basato su tecnologia avanzata, standard moderni, middleware, protocolli e servizi. Questa infrastruttura grid risponde a due esigenze principali: integrare i diversi poli in cui è articolato il CMCC e assicurare lo scambio di informazioni con altre realtà impegnate nello studio dei cambiamenti climatici. In questo modo, il CMCC intende promuovere la ricerca sul clima collegando in rete centri e ricercatori di tutto il mondo.

Una partnership di successo nella ricerca sul clima
«Il CMCC, uno dei maggiori centri di ricerca mondiali sul clima, ha deciso ancora una volta di affidarsi alla tecnologia NEC», ha commentato Takayuki Sasakura, Vice President della HPCE Unit di NEC. «E’ un’ulteriore ed autorevole conferma di come il nostro computer SX-9 sia la soluzione ideale per la comunità scientifica, garantendo la massima potenza di calcolo possibile con esigenze minime di spazio e di energia».

«Il Centro di Calcolo del CMCC è un progetto all’avanguardia per studiare una delle problematiche che stanno più a cuore alla comunità italiana ed internazionale quale lo studio dei cambiamenti climatici, progetto al quale non possiamo che essere orgogliosi di aver contribuito mettendo a disposizione la nostra esperienza e le nostre migliori competenze per comprendere le esigenze del cliente e tradurle in soluzioni all’altezza dei suoi ambiziosi obiettivi di ricerca», ha aggiunto Riccardo Simino, Direttore Divisione High Performace Computing di NEC Italia.

I supercomputer vettoriali NEC rappresentano il cuore tecnologico di numerosi istituti di ricerca di tutto il mondo. Uno dei più famosi di questi calcolatori è l'Earth Simulator di Yokohama, che per molti anni è stato il sistema più veloce del mondo e rimane tuttora uno dei supercomputer di maggior rilievo nell'area della ricerca sul clima.

La conferenza stampa di presentazione del nuovo centro di Supercalcolo del CMCC si terrà venerdì 30 gennaio, alle ore 12.00 – Centro di Supercalcolo presso Ecotekne - Lecce, Via per Monteroni, complesso Ecotekne.

CMCC: ricerca di alto livello sul clima del Mediterraneo
Il CMCC è stato fondato da un consorzio che riunisce i più importanti istituti di ricerca italiani nei campi della meteorologia, della geologia e dell'oceanografia. Oggi è uno dei più moderni centri europei per la ricerca sugli effetti dei cambiamenti climatici con particolare attenzione alla regione del Mediterraneo. Il CMCC si avvale di computer ad alte prestazioni per realizzare simulazioni dell'impatto dei cambiamenti del clima sull'economia, sull'agricoltura, sugli ecosistemi terrestri, costieri ed oceanici, e sulla salute di persone, animali e piante. Il CMCC studia gli effetti sul clima futuro dei vari scenari di emissioni e utilizza modelli collegati per simulazioni dell'oceano e del ciclo dell'anidride carbonica.