19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Numero record di 4.186 brevetti negli Stati Uniti nel 2008

IBM: ancora leadership nel numero di brevetti negli Stati Uniti

E una nuova iniziativa per favorire l’innovazione e lo sviluppo economico

IBM ha annunciato di aver conseguito il numero record di  4.186 brevetti negli Stati Uniti nel 2008, diventando la prima società in assoluto a ottenere più di 4.000 brevetti USA in un solo anno.  Il numero di brevetti rilasciati a IBM nel 2008 è quasi il triplo rispetto a quelli di Hewlett-Packard e supera l’insieme dei brevetti conseguiti insieme da Microsoft, Hewlett-Packard, Oracle, Apple, EMC, Accenture e Google.

Leader nei brevetti USA nel 2008*
1        IBM                4186
2        Samsung        3515
3        Canon        2114
4        Microsoft        2030
5        Intel                1776
6        Matsushita        1745
7        Toshiba        1609
8        Fujitsu        1494
9        Sony                1485
10        HP                1424
* Dati forniti da IFI Patent Intelligence

Per IBM si tratta del 16° anno consecutivo di leadership. In questa occasione IBM ha annunciato nuovi  programmi che aiuteranno a stimolare l’innovazione e la crescita economica.  
La società prevede di aumentare del 50% - a oltre 3.000 – il numero di invenzioni tecniche pubblicate annualmente, anziché richiedere la tutela brevettuale.  Tali invenzioni saranno così a  disposizione di tutti.
«La leadership di IBM nell’uso strategico della proprietà intellettuale si basa sul bilanciamento di innovazione proprietaria e di innovazione aperta», spiega il Dr. John E. Kelly III, IBM senior vice president e director di IBM Research.  «L’obiettivo è aiutare a stimolare l’innovazione quando si prevedono investimenti pubblici in grandi progetti infrastrutturali per rilanciare le economie globali.  Una maggiore trasparenza nel sistema brevettuale aiuterà ad affrontare la persistente crisi di qualità dei brevetti, che ostacola inventori, imprenditori e aziende di tutte le dimensioni».
La pubblicazione di informazioni tecnologiche è un mezzo per «promuovere il progresso della scienza e delle arti utili», come recita la frase contenuta nella costituzione degli Stati Uniti che conferisce al Congresso il potere di promulgare le leggi in materia di brevetti.  La pubblicazione tutela gli inventori dalle accuse di violazione, migliora inoltre la qualità dei brevetti, poiché esse possono essere citate dagli uffici brevetti nel limitare l'ambito delle applicazioni brevettuali.  La pubblicazione inoltre stimola l’innovazione successiva, che assicura una crescita dinamica del business.
Anche se IBM continuerà a tutelare la sua proprietà intellettuale, aumenterà il numero di invenzioni  pubblicate nelle aree della tecnologia che contribuiranno a creare infrastrutture più intelligenti, in particolare nel campo del software Open Source, dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione, dell’ambiente e dell’interoperabilità del software.

I ricercatori IBM aderiranno a un progetto per sviluppare un indice di qualità, denominato Patent Quality Index, nell’area dei brevetti di bassa qualità – quelli con ambito incerto o rivendicazioni dubbie rispetto al progresso scientifico o all’innovazione tecnologica – il cui numero è aumentato sostanzialmente negli ultimi anni, unitamente all’accumulo di arretrati, creando incertezza in merito ai diritti di proprietà intellettuale e generando speculazioni e controversie.
I ricercatori IBM, ampliando l’opera del Professor Ronald J. Mann, Co-Chair, Charles E. Gerber Transactional Studies Program della Columbia Law School, e del Professor Toshiya Watanabe, Research Center for Advanced Science and Technology, Università di Tokyo, perseguiranno un miglioramento della qualità dei brevetti, applicando la propria competenza nell’analisi statistica e dei dati  per creare un Patent Quality Index in grado di aiutare richiedenti ed esaminatori, nonché il pubblico, ad accertare, valutare e misurare oggettivamente la qualità delle domande e dei brevetti rilasciati.  
L’obiettivo di questa iniziativa è aiutare il sistema brevettuale a funzionare meglio, identificando e stabilendo metriche empiriche ed obiettive, direttamente correlate a fattori quali la chiarezza delle rivendicazioni e la qualità dell’arte nota citata durante l’esame.  Ciò aiuterà gli inventori a presentare domande più accurate e gli esaminatori a prendere decisioni migliori e più rapide, consentendo di potenziare la qualità della preparazione e dell’esame, in modo tale che i brevetti rilasciati abbiano una maggiore probabilità di essere validi.

«Migliorare la qualità dei brevetti deve diventare una priorità essenziale e riteniamo che l’applicazione di modelli matematici possa aiutare a creare un criterio di misura empirico per ciò che in precedenza era una valutazione soggettiva», spiega il Dr. Rick Lawrence, manager of Predictive Modeling per IBM Research. «Con questa e con altre iniziative legate alla qualità dei brevetti, possiamo rendere più intelligente il sistema brevettuale e incoraggiare il perseguimento di ulteriori innovazioni».
Attraverso questo impegno nella ricerca e nel miglioramento della qualità dei brevetti, IBM ritiene che potrà favorire un investimento continuo nella ricerca e nello sviluppo, scoraggiando al contempo le controversie legali che ostacolano la libertà degli inventori in tutto il mondo.