4 maggio 2024
Aggiornato 05:30

Audizione in Regione sulla pulizia dei fiumi richiesta dal consigliere regionale Pedrale

L’incontro si terrà giovedì 13 novembre a Torino

Luca Pedrale, vicecapogruppo regionale di Forza Italia, informa: «Ho ottenuto un’audizione in Commissione Ambiente per giovedì 13 novembre sulla pulizia dei fiumi, un problema che interessa tutto il Piemonte e in particolare la provincia di Vercelli. Dopo la mia manifestazione a Crescentino sul greto del fiume Po del mese di luglio, fatta con i Comitati per la pulizia dei fiumi, si è riusciti a far muovere la Regione. Quest’ultima ha incominciato ad autorizzare i primi lavori di disalveo con la compensazione in alcuni tratti del fiume Po. E’ un primo risultato che è stato raggiunto dopo anni di mie battaglie personali, ma anche dei cittadini del vercellese e del chivassese, che ultimamente si sono organizzati in due Comitati.

La necessità di una corretta manutenzione dei fiumi per evitare le alluvioni finalmente incomincia a essere capita un po’ da tutti, anche oltre gli schieramenti politici. Per questo ringrazio in particolare l’assessore regionale Bruna Sibille e alcuni amministratori di centrosinistra come Beppe Valesio, consigliere d’amministrazione del Cis di Chivasso.

Questi primi risultati, ottenuti con la recente ordinanza della regione Piemonte su delega del governo nazionale dopo l’alluvione del maggio 2008, sono solo un primo passo. Essi sono la conseguenza delle manifestazioni di protesta di luglio e delle mie insistenti richieste all’assessore Sibille. Non dobbiamo però accontentarci di questi primi esiti Bisogna che una corretta manutenzione dei fiumi diventi una ordinaria procedura di controllo idrogeologico e venga svolta ogni anno. Le situazioni critiche in provincia di Vercelli sono ancora numerosissime, in particolare sui fiumi Sesia, Po, Dora Baltea. In particolare sulla Dora Baltea la situazione è pericolosissima perché vi sono grandi isoloni di ghiaia nel fiume vicino ai depositi di scorie nucleari di Saluggia.

Le piogge di questi giorni sono poi un ultimo campanello d’allarme sul rischio alluvione provocato dall’accumulo di inerti in eccesso nel letto dei fiumi piemontesi e vercellesi.
E’ ora di intervenire prima che vi siano altre alluvioni. Nel maggio scorso si corsero dei grossi pericoli, ma alla fine andò tutto bene. Non possiamo continuare però a confidare solo nel destino o nella fortuna. Le popolazioni che vivono lungo i fiumi vercellesi devono essere messe in sicurezza. Fra l’altro, con i soldi incassati dalle autorizzazioni per il prelievo di ghiaia, la regione potrebbe dare finanziamenti ai comuni per fare gli argini e compiere altre opere pubbliche sul territorio».