20 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Un team internazionale di ricercatori raggiungerà le profondità dell'Oceano Pacifico

Ricerca Extreme in alto mare

Per eseguire ricerche relative alle sorgenti idrotermali sottomarine e le classi delle scuole superiori sono invitate a seguirlo

Un team internazionale di ricercatori raggiungerà, a novembre, le profondità dell'Oceano Pacifico per eseguire ricerche relative alle sorgenti idrotermali sottomarine e le classi delle scuole superiori sono invitate a seguirlo.
Le sorgenti idrotermali sono solchi o fessure nella crosta terrestre dalle quali fuoriesce acqua calda, che è stata precedentemente scaldata nelle profondità della superficie terrestre. Le sorgenti idrotermali costituiscono da molti anni l�oggetto di studio degli scienziati e dei biologi marini, poiché le zone ad esse adiacenti presentano una produttività biologica più elevata dei mari circostanti e conservano un ecosistema eccezionale e vario. Durante la spedizione, le ricerche degli scienziati si concentreranno proprio su questo ecosistema e si presterà particolare attenzione ai virus marini e ad altre forme di vita molte piccole chiamate protisti.

Craig Cary, professore di bioscienze marine presso il College of Marine and Earth Studies dell�Università del Delaware, negli Stati Uniti, ha sottolineato l�importanza della spedizione. «Per diversi anni nelle ricerche effettuate sulle sorgenti è stata prestata scarsa attenzione, se non addirittura nessuna attenzione, ai virus e ai protisti», afferma. «Eppure, proprio perché questi organismi si nutrono di batteri, essi hanno un�influenza determinante sulle comunità batteriche che permettono la conservazione dell�ecosistema della sorgente. I nostri programmi di ricerca sono tra i primi a focalizzare l'attenzione su questi eccezionali 'spazzini'.» Il professor Cary ha partecipato a più di 20 viaggi di ricerca in alto mare di questo tipo e seguirà la spedizione in qualità di chief scientist.

A bordo sarà presente anche David Caron, professore di scienze biologiche presso l�Università della California meridionale, negli Stati Uniti. Egli guiderà il gruppo di ricerca che si occuperà di analizzare gli organismi unicellulari definiti protisti. Il professor Caron, che è un esperto dell�ecologia di queste specie tra le quali figurano le microalghe e i protozoi, guiderà un lavoro innovativo volto a comprendere la diversità delle specie e le attività di questi organismi in adiacenza delle sorgenti.

«I protisti sono importanti consumatori di batteri e di altri microorganismi in tutti gli altri ambienti marini», afferma il professor Caron. «Riteniamo che costituiscano un anello essenziale di collegamento con i food webs delle sorgenti idrotermali basati sui batteri ed è sorprendente che siano così pochi gli studi realizzati sugli ecosistemi dei fondali marini con l�obiettivo di documentare e comprendere le attività di queste specie.»

Le scolaresche da tutto il mondo avranno l'opportunità di partecipare alla spedizione grazie al programma della Università del Delaware denominato «Extreme 2008: A Deep-See Adventure». Le classi partecipanti avranno la possibilità di progettare gli esperimenti e collegarsi ai ricercatori attraverso l'iniziativa «Phone Call to the Deep» («Una telefonata negli abissi«). Questo metterà in contatto le classi con i ricercatori che lavoreranno in tempo reale sul fondale marino. Le classi beneficeranno, inoltre, di corsi di studi gratuiti, libri di testo e di altre attività didattiche create per accrescere le conoscenze degli studenti sull'oceano e sui processi della ricerca scientifica.

La base dei ricercatori sarà la Atlantis, una nave da ricerca di proprietà della Marina degli Stati Uniti d�America e guidata dalla Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI). È una delle navi da ricerca di più recente costruzione tra quelle attualmente in mare, dispone di sei laboratori scientifici, di un sonar di rilevamento per il fondale marino e di un sistema di comunicazione satellitare. A bordo ci sono inoltre tre verricelli, tre gru, un�officina e hangar specializzati. Questi sono stati progettati specificamente per l�assistenza a Alvin, un sommergibile che a volte si immergerà fino a una profondità di 3000 metri sul fondale marino.