Trovata morta una delle fondatrici delle Femen
Il corpo di Oksana Shachko ritrovato nella sua abitazione di Parigi. Vicino al corpo trovato un biglietto. L'ipotesi è che si tratti di suicidio
PARIGI - Oksana Shachko, una delle quattro fondatrici del movimento di protesta femminista Femen nato in Ucraina nel 2008, è stata trovata morta nel suo appartamento di Parigi. Lo ha annunciato lo stesso gruppo. Le attivista di Femen, conosciute per le proteste a seno nudo in diversi Paesi contro leader internazionali, hanno dichiarato che la 31enne ucraina è stata trovata senza vita con un messaggio di addio vicino. «Con grande rammarico e profondo dolore devo confermare la morte di Oksana», ha dichiarato Inna Shevchenko, una delle leader di Femen che abita nella capitale francese. Un'altra delle fondatrici del movimento, Anna Gutsol, ha scritto su Facebook: «RIP. La più coraggiosa e la più vulnerabile, Oksana Shachko, ci ha lasciato. La piangiamo insieme ai suoi cari e ai suoi amici». Gutsol ha aggiunto che il gruppo Femen aspetta «la versione della polizia» sulla morte.
Viveva a Parigi dal 2013
In esilio in Francia dal 2013, Oksana aveva lasciato il gruppo per intraprendere la carriera di artista. Insieme a Oleksandra Shevchenko e Anna Hutsol è stata lei a dare vita alle Femen per denunciare il sessismo e le discriminazioni nei confronti delle donne. Un movimento che si è allargato negli anni ad altri Paesi, ampliando il raggio delle proteste.
La protesta contro Berlusconi
Oksana Shachko, insieme a Inna Shevchenko e Elvire Duvelle-Charles, è stata una delle tre attiviste di Femen che nel 2013 contestarono Silvio Berlusconi mentre era al seggio per votare a Milano. I nomi delle tre giovani fu reso noto dallo stesso gruppo che aveva rivendicato in inglese su Facebook «l'attacco» a Berlusconi chiedendo agli italiani di «non votare qualcuno che dovrebbe essere in prigione». Il leader dell'allora Pdl sul profilo del gruppo di protesta ucraino venne all'epoca definito con epiteti pesanti.
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