19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Canada

Toronto, furgone piomba sui pedoni: chi è l'uomo che ha fatto la strage

E’ di dieci morti e 15 feriti, quattro dei quali in gravi condizioni, l’ultimo bilancio fornito dalla polizia

TORONTO - E’ di dieci morti e 15 feriti, quattro dei quali in gravi condizioni, l’ultimo bilancio fornito dalla polizia della strage compiuta ieri a Toronto da un uomo di 25 anni alla guida di un furgone bianco preso a noleggio. L’uomo, successivamente arrestato, ha travolto decine di persone sul marciapiedi in pieno centro, un’azione che nelle parole del capo della polizia locale Mark Saunders appare essere stata «intenzionale». Un atto «folle» l’ha definito il primo ministro canadese Justin Trudeau, che ieri in città ospitava il G7 dei ministri degli Esteri. Alle 13:26 ora locale (le 19:26 in Italia), la polizia ha ricevuto una chiamata sul suo numero di emergenza su alcuni pedoni falciati vicino Yonge Street, «una delle strade più trafficate» del Canada, proprio nel centro di Toronto. Un furgone bianco stava procedendo a passo spedito sul marciapiedi dove molti pedoni camminano sotto il sole all’ora di pranzo e «per quasi un chilometro».

Chi è l'uomo arrestato
Alle 13:52, circa 26 minuti dopo la telefonata alla polizia, «un uomo è stato arrestato» vicino al furgoncino parcheggiato sul marciapiede. La polizia ha identificato il conducente del furgone come Alex Minassian, 25 anni, residente a Richmond Hill nella periferia Nord di Toronto. La polizia ha indicato che l’interrogatorio dell’autista dovrebbe consentire di determinare «il motivo esatto» di questo atto. L’uomo era sconosciuto agli agenti. Al momento del suo arresto, ha impugnato un oggetto con la mano sinistra e ha affrontato un poliziotto, secondo le immagini pubblicate sui social network che non chiariscono con certezza se si trattasse di una pistola. L’uomo è stato ammanettato a terra da un agente.

Non è un individuo radicalizzato
Dopo aver annunciato che 8-10 pedoni erano stati falcidiati dal furgone, che viaggiava ad una velocità di almeno 50 chilometri orari, la polizia ha comunicato a fine giornata un pesante bilancio di 10 morti e 15 feriti, quattro dei quali in condizioni critiche. I corpi delle vittime, coperti da una coperta arancione, sono rimasti sul marciapiedi a distanza di diverse centinaia di metri, mentre gli esperti hanno proseguito per ore l’attività di identificazione. «Questo atto sembra chiaramente intenzionale», ha detto il capo della polizia, spiegando che l’autista ha alternato la guida su strada con quella sul marciapiedi. Dopo aver consultato i servizi di intelligence e ricevuto «tutte le informazioni disponibili», il ministro della Pubblica sicurezza ha affermato che «gli orribili eventi» non sembrano «in alcun modo legati alla sicurezza nazionale». Implicitamente, il ministro canadese ha respinto qualsiasi azione di un individuo radicalizzato.