Spagna, al via il disarmo dell'Eta. Consegnato l'elenco degli arsenali nascosti
E' oggi il giorno del disarmo dell'Eta, organizzazione terroristica basca che ha consegnato la lista degli arsenali nascosti alle autorità francesi
PARIGI - La Commissione internazionale di verifica ha confermato la consegna alle autorità francesi da parte dei separatisti baschi di «una lista di depositi di armi», avvenuta tramite «operatori di pace» della società civile francese e la stessa Commissione. La conferma è arrivata dopo che fonti vicine all'organizzazione basca avevano riferito alla France presse della lista consegnata alle autorità francesi.
Disarmo totale
Questi depositi di armi ed esplosivi, che rappresentano quel che resta dell'arsenale dell'Eta, sono 12 e sono situati nella regione francese al confine con la Spagna, secondo fonti vicine al dossier. L'Eta ha annunciato per oggi «il disarmo totale», a due anni dalla decisione di abbandonare la lotta armata.
Grande passo
La consegna alle autorità francesi della lista dei depositi di armi da parte dei separatisti baschi dell'Eta è «un grande passo» e la giornata odierna è «senza dubbio importante». E' quanto ha detto il ministro dell'Interno francese, Matthias Fekl, precisando che è in corso un'operazione di polizia per localizzare i covi nella regione alla confine con la Spagna.
Evento storico
Per Arnaldo Otegi, ex leader di Batasuna, un tempo considerato il «braccio politico» dell'Eta, la decisione dell'organizzazione basca di procedere al disarmo definitivo è un «evento storico», a cui seguirà un «dibattito tra i suoi militanti a proposito del suo futuro».
Le armi ai servizi francesi
Oggi nei Paesi Baschi francesi, a Bayonne, l'Eta ha indicato come promesso i covi dove sono nascoste le sue armi. Le autorità francesi hanno confermato di aver ricevuto la lista dei depositi e che sono state avviate operazioni per individuarli. Quindi saranno le forze dell'ordine francesi, se tutto andrà bene, a prendere in consegna le armi dell'organizzazione che ha firmato oltre cinque decenni di terrorismo in Spagna.
Dibattito sul futuro
«Ritengo che il fatto che un'organizzazione come l'Eta sparisca o si disarmi nel 2017 sia un evento storico», ha detto Otegi in un'intervista alla France presse. Alla domanda se questa sua affermazione stia a indicare una richiesta di sciogliere l'organizzazione, il leader politico ha risposto: «Credo che l'Eta debba avviare un dibattito tra i militanti sul proprio futuro. Ma io non ho intenzione di lanciare un appello». Perchè «chiedere all'Eta, domandare all'Eta, interpellare l'Eta, non sembra funzionare - ha precisato - non ho chiesto pubblicamente di cessare la lotta armata e tuttavia sono stati completati questi due passi. Ho sempre pensato che la discrezione funzioni meglio».
Otegi
Otegi, 58 anni, ha finito di scontare nel marzo 2016 una pena di sei anni e mezzo di carcere per aver tentato di ricreare il partito Batasuna, braccio politico dell'Eta, dichiarato fuorilegge. Pur essendosi sempre rifiutato di chiedere pubblicamente «perdono» per le vittime dell'Eta a nome dell'organizzazione, è stato uno dei primi a sollecitare la fine delle violenze. Secondo le autorità, sono state 829 le persone rimaste uccise tra il 1969 e il 2010 a causa dell'Eta. Nel 2011 l'organizzazione basca ha rinunciato alla lotta armata, senza però procedere al disarmo, annunciato solo il mese scorso e che sarà completato oggi.
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