Ecuador: giornata di proteste, ma lo sciopero contro Correa fallisce
Giornata di proteste in Ecuador contro Rafael Correa, il presidente alla ricerca del suo quarto mandato, ma lo sciopero generale indetto è stato un flop nelle grandi città
QUITO (askanews) - Giornata di proteste in Ecuador contro Rafael Correa, il presidente alla ricerca del suo quarto mandato, ma lo sciopero generale indetto è stato un flop nelle grandi città, dove i trasporti e gli uffici pubblici hanno funzionato normalmente, mentre a nella capitale Quito sono stati di lieve entità gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti.
Sommerso da critiche
In carica dal 2007 e leader della sinistra, Correa è stato sommerso da una valanga di critiche dopo aver presentato un progetto di riforma costituzionale che gli consentirebbe la rielezione una volta scaduto il suo mandato nel 2017. Un malcontento amplificato dalla situazione economica del paese, produttore di petrolio, causata dal calo dei prezzi del greggio. I rappresentanti delle comunità indigene, particolarmente critiche con Correa, hanno bloccato le strade in sei delle 24 province dell'Ecuador, incluso l'autostrada Panamericana che conduce in Perù. «Abbiamo dichiarato una sollevazione. Per noi Correa ha fallito, non ci rappresenta più», ha detto il leader della protesta, Carlos Perez, che insieme a centinaia di altri manifestanti ha percorso a piedi 800 chilometri di strada per arrivare nella capitale Quito.
Sciopero generale
Lo sciopero generale non ha tuttavia fatto presa nei grandi centri del paese, consentendo a Correa di definire le manifestazioni un fallimento. «La situazione è normale in tutte le principali città», ha detto Correa. «Hanno fallito e continuano a fallire perché non hanno il sostegno del popolo e non sono legittimati».A Quito si notava la presenza in strada di almeno 5.000 agenti e un gruppo di manifestanti filogovernativi si era schierato a difesa degli edifici presidenziali dopo che Correa aveva ventilato l'ipotesi di un tentativo di colpo di Stato. Invece ci si è limitati a pochi piccoli scontri con la polizia, che ha disperso i dimostranti antigovernativi usando i lacrimogeni.
Dura opposizione
Il Presidente, 52 anni, è di sicuro il leader più popolare in Ecuador da decenni, avendo realizzato ospedali, scuole, strade e avendo aumentato la spesa sociale. Ma dallo scorso 8 giugno ha dovuto fronteggiare una dura opposizione dopo aver presentato in Congresso - dove gode di una larga maggioranza - la proposta di riforma che gli consentirebbe il quarto mandato presidenziale.
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