10 ottobre 2024
Aggiornato 00:00
Cresce la paura

Libia, la minaccia dell'Isis agli abitanti di Sirte: useremo il gas

I jihadisti dello Stato islamico (Isis) hanno minacciato di usare il gas contro gli abitanti di Sirte, città settentrionale della Libia teatro da lunedì scorso di una ribellione soffocata nel sangue dagli uomini del Califfato

SIRTE (askanews) - I jihadisti dello Stato islamico (Isis) hanno minacciato di usare il gas contro gli abitanti di Sirte, città settentrionale della Libia teatro da lunedì scorso di una ribellione soffocata nel sangue dagli uomini del Califfato. Lo ha riferito citando il sito online di «Lybia Herald», il parlamentare orginario della città di Sirte, Saleh Fahima, il quale ha aggiunto che «l'ultimatum scade alle 18» locali. Lo stesso parlamentare ha quindi affermato di aver appreso la notizia da un suo contatto a Sirte, il quale lo ha informato anche che «38 membri della tribù Ferjani sono stati uccisi» nel corso della giornata di oggi. Stando a quanto riferisce la tv «al Hadath», «dopo le stragi perpetrate dai jihadisti si è registrata una fuga generale delle famiglie verso est e ovest di Sirte».

Bombardamenti e sangue
Ieri i miliziani dell'Isis hanno bombardato «il quartiere 3», un sobborgo residenziale della città natale del fu rais Muammar Gheddafi, nel corso degli scontri in atto da lunedì scorso tra gli uomini del Califfato nero e le altre fazioni islamiste appoggiate dagli abitanti, che tentano di riappropriarsi dell'area. Gli scontri sono scoppiati lunedì dopo l'uccisione da parte dei jihadisti dell'Isis del leader salafita Khalid Ben Rijab. I jihadisti dell'ala libica dello Stato Islamico (Isis) hanno appiccato il fuoco a un ospedale di Sirte con all'interno decine di persone ricoverate. Lo riferisce la tv satellitare al Arabiya che parla di «decine di morti». La televisione panaraba afferma che il bilancio di sangue di tre giorni di scontri tra gli uomini del Califfato e le milizie salafite appoggiate da giovani abitanti della città, slla costa libica, «è di 106 morti». L'ospedale incendiato dai jihadisti si trova nel quartiere residenziale «Hai 3» dove si è registrata una ribellione degli abitanti soffocata nel sangue. Secondo Al Wasat, portale libico d'informazione, che cita fonti locali, «i jihadisti, prima di appiccare il fuoco, hanno fatto irruzione nell'edificio uccidendo 22 feriti».