19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
330mila persone coinvolte

Myanmar, le inondazioni continuano a mietere vittime

Le inondazioni che imperversano da giorni in gran parte della Birmania hanno provocato 88 vittime e l'acqua continua a salire nel delta dell'Irrawaddy, nel sudovest del Paese

RANGOON (askanews) - Le inondazioni che imperversano da giorni in gran parte della Birmania hanno provocato 88 vittime e l'acqua continua a salire nel delta dell'Irrawaddy, nel sudovest del Paese. Lo hanno riferito le autorità.

330mila persone coinvolte
Complessivamente, oltre 330mila persone hanno avuto ripercussioni per le frane e per le piene dei fiumi, provocate dalle piogge torrenziali e dal ciclone Komen. Interi villaggi, strade, migliaia di ettari di terreno e di campi sono andati distrutti; tantissime persone hanno trovato riparo nei monasteri o nelle scuole, in particolare nella zona occidentale e centrale del Paese. Nel delta del fiume Irrawaddy, dove è in vigore un allarme per le alluvioni, gli abitanti hanno tentato di rafforzare le dighe con l'aiuto di sacchi di sabbia, mentre in alcune regioni - in particolare nella zona occidentale di Myanmar - l'acqua ha iniziato a calare di livello.

Rakhine la zona più colpita
Lo stato di Rakhine, dove migliaia di musulmani Rohingya vivono nei campi profughi, resta la zona più colpita: solo in quest'area i morti sono stati 55. E il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi, perchè i soccorritori non riescono ad arrivare in alcune zone completamente isolate da oltre una settimana, dopo il passaggio del ciclone Komen.