25 marzo 2025
Aggiornato 00:30
Da inizio 2014 distrutte piùdi 1.500 scuole di Anbar

Iraq, curdi denunciano la furia dell'Isis

Nel corso delle ultime due settimane, lo Stato Islamico (Isis) ha "giustiziato" più di 2.000 abitanti di Mosul, capoluogo della provincia settentrionale irachena Ninive e capitale del Califfato nero nel Paese arabo

MOSUL (askanews) - Nel corso delle ultime due settimane, lo Stato Islamico (Isis) ha «giustiziato» più di 2.000 abitanti di Mosul, capoluogo della provincia settentrionale irachena Ninive e capitale del Califfato nero nel Paese arabo. A riferirlo è «Radio Sawa» che cita una fonte qualificata curda. In un collegamento telefonico con l'emittente radiofonica in lingua araba finanziata dal Pentagono, Gheiath Surji, responabile media dell'Unione Patriottica del Kurdistan (PUK) iracheno, ha affermato che «quasi la totalità delle vittime giustiziate erano ex soldati dell'esercito e poliziotti, oltre che impiegati della Commissione elettorale» locale.

La furia dell'Isis
Secondo il responsabile curdo, i jihadisti dell'Isis «hanno affisso le liste con i nomi delle vittime sui muri del commissariato della polizia nel quartiere Somer» ad Est del capoluogo con l'avvertimento ai familiari di «non reclamare la consegna delle salme dei loro congiunti»«Le persone eliminate dall'Isis - ha aggiunto Surji - erano state arrestate nel corso delle ultime due settimane in tutta la provincia di Ninive e poi sono state uccise tramite fucilazione». Intanto, secondo quanto ha dichiarato a France Presse Aied Ammash, un portavoce del governatorato di al Anbar, dall'inzio del 2014 gli uomini del Califfato «hanno distrutto oltre 1.500 scuole» nella provincia sunnita.