25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Indagate in Russia

Jihadisti dell'Isis truffati da donne cecene

Due giovane donne cecene sono indagate in Russia per truffa telematica dopo aver sottratto soldi a militanti dello Stato islamico, ai quali promettevano tramite falsi account sui social media di recarsi in Siria per convolare a nozze nel nome della Jihad, salvo poi incassare e bloccare il contatto

MOSCA (askanews) - Due giovane donne cecene sono indagate in Russia per truffa telematica dopo aver sottratto soldi a militanti dello Stato islamico, ai quali promettevano tramite falsi account sui social media di recarsi in Siria per convolare a nozze nel nome della Jihad, salvo poi incassare e bloccare il contatto.

Il business
I media russi riportano la notizia di tre donne - una per ora non è sotto inchiesta - che hanno lanciato il piccolo business on line come «fidanzate» per estremisti islamici. Lo schema era molto semplice ed è scattato quando un combattente dell'Isis si è fatto avanti tramite social media per proporre il matrimonio in Siria. «Gli ho detto che non avevo soldi, e lui mi ha proposto di inviare 10.000 rubli», ha raccontato una delle tre intraprendenti cecene, che sostiene di avere a un certo punto pensato anche di partire davvero.

Indagate per truffa internazionale
«Molti conoscenti andavano, ma non è venuto fuori nulla di buono», ha raccontato una delle donne, come riporta il canale televisivo Rt. Quindi meglio incassare e sparire. Le due giovani che potrebbero dover rispondere di truffa internazionale hanno messo assieme, complessivamente, 3.000 dollari: rischiano sino a sei anni di prigione.