Bangkok revoca lo stato d'emergenza
La Thailandia prova a tornare alla normalità dopo le dure proteste della popolazione che da mesi chiede le dimissioni del governo, accusato di corruzione. A firmare il decreto è stato il primo ministro, con l'intenzione di far tornare la calma nel Paese e di rassicurare investitori e turisti che hanno evitato viaggi nell'area
BANGKOK – Bangkok revoca lo stato di emergenza. Il coprifuoco nella capitale della Thailandia, era stato istituito due mesi fa in seguito alle dure proteste della popolazione che da mesi chiede le dimissioni del governo, accusato di corruzione. A firmare la revoca è stato il primo ministro, con l'intenzione di far tornare la calma nel Paese e di rassicurare investitori e turisti che hanno evitato viaggi nell'area negli ultimi mesi.
«Ci sono due ragioni: prima di tutto i manifestanti si sono calmati - ha spiegato il segretario generale del primo ministro - e in secondo luogo vogliamo rilanciare l'economia, soprattutto nel settore del turismo». Lo stato d'emergenza, che di fatto ha dato maggior potere alle forze di sicurezza, è entrato in vigore il 22 gennaio e sarebbe dovuto durare due mesi. La decisione del governo è arrivata dopo numerosi scontri e incidenti violenti tra manifestanti e militari, che hanno provocato inizialmente 9 morti e centinaia di feriti.
Il bilancio si è poi aggravato e i morti sono diventati venti. Negli ultimi giorni, tuttavia, la calma sembra essere tornata nella capitale thailandese. Da qui la decisione del governo di ritirare lo stato d'urgenza.
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