«L'infanta Cristina venga in Tribunale in auto»
La polizia spagnola si è raccomandata che la figlia del re, convocata l'8 febbraio da un giudice nell'ambito di una inchiesta per frode fiscale, arrivi in tribunale «in macchina» per ragioni di sicurezza
MADRID - La polizia spagnola si è raccomandata che la figlia del re, convocata l'8 febbraio da un giudice nell'ambito di una inchiesta per frode fiscale, arrivi in tribunale «in macchina» per ragioni di sicurezza. Lo ha annunciato lo stesso tribunale citando un rapporto della polizia. L'infanta Cristina, figlia minore di Juan Carlos, 48 anni, è stata convocata dal tribunale di Palma di Maiorca, alle Baleari, dal giudice José Castro, che la ha messa sotto inchiesta per frode fiscale e riciclaggio di capitali. Sotto gli occhi delle telecamere del mondo intero e dei giornalisti, l'infanta dovrà fra poco più di una settimana varcare la soglia del tribunale, situato in cima ad una ripida rampa di scale.
L'ACCUSA - Il giudice cerca di stabilire se la figlia del re abbia avuto dei legami concreti con le attività illecite del marito. Ex campione di pallamano, Inaki Urdangarin, è accusato di aver sottratto 6,1 milioni di euro di denaro pubblico dai fondi di un'organizzazione senza scopo di lucro, l'istituto Noos, di cui era al vertice tra il 2004 e il 2006.
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