Spagna, l'infanta Cristina accusata di riciclaggio
Il giudice Castro del Tribunale di Mallorca ha convocato la figlia del re per l'8 marzo alle 10. E' la prima volta che un membro della famiglia reale viene coinvolto nell'inchiesta per corruzione avviata a carico di Iñaki Urdangarin, marito di Cristina
MADRID - L'Infanta Cristina, figlia del re di Spagna Juan Carlos, è stata incriminata con l'accusa di frode fiscale e riciclaggio di denaro. Il giudice Castro del tribunale di Mallorca ha convocato la figlia del re per l'8 marzo alle 10.
E' la prima volta che un membro della famiglia reale viene coinvolto nell'inchiesta per corruzione avviata a carico di Iñaki Urdangarin, marito di Cristina.
L'incriminazione arriva nel peggiore dei momenti per il re Juan Carlos, che ha festeggiato domenica scorsa i suoi 76 anni. Nella sua prima apparizione pubblica dopo l'operazione all'anca del 21 novembre scorso, il re è apparso visibilmente affaticato sulle sue stampelle.
LE ACCUSE AL MARITO - Il giudice José Castro del tribunale di Palma di Maiorca nell'arcipelago delle Baleari, che indaga dal 2010 su questo dossier, ha dovuto superare l'opposizione della Procura per incriminare Cristina per «presunti reati fiscali e riciclaggio di capitali». Il giudice cerca di stabilire se la figlia del re abbia dei legami concreti con le attività illecite del marito.
Ex campione di pallamano, Iñaki Urdangarin, è stato accusato di aver sottratto 6,1 milioni di euro di denaro pubblico dai fondi di un'organizzazione senza scopo di lucro, l'istituto Noos, di cui era al vertice tra il 2004 e il 2006.
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