2043, i bianchi non-ispanici non saranno più la maggioranza degli americani
«Gli Stati Uniti diventeranno una nazione pluralista, dove la popolazione bianca non-ispanica rimarrà il gruppo principale, ma non sarà più la maggioranza», ha sottolineato il direttore dell'Ufficio statistico Thomas Mesenbourg
WASHINGTON - La popolazione bianca non-ispanica smetterà di rappresentare la maggioranza della popolazione americana nel 2043. E' quanto si apprende da una proiezione realizzata dall'Ufficio statistico americano, basata sul censimento del 2010.
Secondo lo studio, la popolazione bianca non-ispanica dovrebbe toccare il suo picco nel 2024, con 199,6 milioni di persone, per poi decrescere, a fronte dell'aumento degli altri gruppi della popolazione americana. Gli ispanici dovrebbero raddoppiare, diventando 128,8 milioni nel 2060, ossia quasi un abitante su tre degli Stati Uniti, così come gli asiatici, che saranno 34,4 milioni, pari all'8,2% della popolazione complessiva stimata in quella data, ossia 420,3 milioni di persone.
«Gli Stati Uniti diventeranno una nazione pluralista, dove la popolazione bianca non-ispanica rimarrà il gruppo principale, ma non sarà più la maggioranza», ha sottolineato il direttore dell'Ufficio statistico Thomas Mesenbourg.
Secondo le proiezioni dell'Ufficio, inoltre, nel 2056, per la prima volta, gli abitanti degli Stati uniti con oltre 65 anni saranno più numerosi di quelli con meno di 18. E se la popolazione in età lavorativa, tra i 18 e i 64 anni, continuerà ad aumentare, la sua quota di rappresentanza a livello mondiale passerà dall'attuale 62,7% al 56,9%.