29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Si apre il «processo del secolo»

Brasile, in causa l'«era Lula»

Alla sbarra vi saranno 38 persone tutte implicate a vario titolo in uno scandalo di corruzione riguardante il Pt, il Partito dei lavoratori, al potere da 10 anni

RIO DE JANEIRO - Si apre oggi a Brasilia quello che molti osservatori hanno definito il processo del secolo dell'era Lula: alla sbarra vi saranno 38 persone tutte implicate a vario titolo in uno scandalo di corruzione riguardante il Pt, il Partito dei lavoratori, al potere da 10 anni.

LO SCANDALO E' SCOPPIATO NEL 2005 - L'ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, 66 anni, insignito di 12 riconoscimenti internazionali e laureato 12 volte honoris causa dalle università del mondo intero, non figura tra gli imputati, ma alcuni dei suoi collaboratori più vicini sono stati chiamati a rispondere davanti ai giudici.
Lo scandalo è scoppiato nel 2005, durante il primo mandato di Lula (2003-2006): riguardava alcuni versamenti («mensalao», ricchi stipendi mensili) che il Pt effettuava ad alcuni parlamentari per assicurarsi il loro appoggio politico. Lula ha sempre negato di essere mai stato al corrente di questa pratica di corruttela e ha dichiarato di essere stato tradito dai suoi collaboratori. In ogni caso ha poi deciso di presentare delle scuse pubbliche alla nazione. Nel 2006 ha rischiato la rielezione a causa dello scandalo, ma è riuscito a sopravvivere mentre il suo capo del gabinetto e più stretto collaboratore, José Dirceu, è accusato di essere il burattinaio di tutto il sistema.

NESSUN RISCHIO PER DILMA ROUSSEFF - E' previsto che il processo davanti agli 11 giudici della Corte Suprema duri almeno un mese, mentre il Paese è in campagna elettorale per le amministrative che preludono alle presidenziali del 2014. Dilma Rousseff, che è succeduta a Lula alla presidenza, gode di una vasta popolarità (77% dei consensi) e non è vicina a nessuno degli imputati.