12 ottobre 2025
Aggiornato 16:30
Lo hanno riferito fonti dell'Esecutivo comunitario

Rifiuti, nuova procedura UE contro l'Italia per 102 discariche

Avrebbero dovuto adeguarsi alle nuove norme entro luglio 2009. Le discariche sono situate in 15 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, e Umbria

BRUXELLES - La Commissione europea ha deciso, oggi a Bruxelles, di inviare all'Italia una lettera di messa in mora, prima tappa della procedura formale d'infrazione comunitaria per non aver chiuso, o adeguato alle nuove norme Ue in vigore, 102 discariche di rifiuti entro la scadenza 16 luglio 2009, prevista da una direttiva del 1999. Lo hanno riferito fonti dell'Esecutivo comunitario. Le discariche sono situate in 15 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, e Umbria.

Già dal 2009, con vari contatti a livello tecnico, la Commissione aveva cercato senza successo di convincere le autorità italiane a mettersi in linea con le norme Ue, attivando nel 2010 la procedura di «pre-infrazione» (il cosiddetto EU Pilot project, che esiste dal 2008.
La direttiva sui rifiuti (99/31 Ce), che nel 1999 aveva introdotto norme più stringenti per le discariche, prevedeva all'art.14 che entro 10 anni tutte le discariche esistenti (in base a un'autorizzazione concessa con riferimento alle disposizioni precedenti) avrebbero dovuto essere chiuse o portate in linea con le nuove norme.