Svezia, il sopravvissuto sotto la neve viveva in auto dall'estate
Dall'inchiesta è emerso che Skyllberg aveva contratto debiti per 1,6 milioni corone dopo aver tentato di acquistare degli appartamenti e che per questo aveva perso le sue proprietà e anche la ragazza
STOCCOLMA - Si infittisce il mistero intorno a Peter Skyllberg, lo svedese 44enne che apparentemente è sopravvissuto oltre due mesi in una auto sepolta dalla neve in una foresta del nord della Svezia al freddo intenso, senza cibo e bevendo neve sciolta. Condizioni sopportabili, secondo un medico dell'ospedale di Umea, dove l'uomo è ricoverato dopo essere stato trovato per caso la scorsa settimana dagli addetti ad uno spalaneve, unicamente in uno stato di semi-ibernazione. Ma adesso gli inquirenti cominciano a non credere che Skyllberg fosse un semplice amante della natura, rimasto intrappolato dalla neve.
L'uomo era indebitato e aveva rotto con la ragazza - Andreas Ostensson, proprietario della vicina pompa di benzina, ha raccontato che Skyllberg in realtà viveva nella foresta e dormiva nella sua auto dalla scorsa estate e regolarmente si riforniva nel suo negozio di «hot-dogs, pane e sigarette». Allo stesso tempo è anche vero che non lo aveva più visto da dicembre. «Era piuttosto strano ma sempre gentile. Ma che potesse vivere in un'auto per tutto questo tempo è difficile da comprendere», ha commentato Ostensson, citato dal britannico Telegraph. E' inoltre emerso che Skyllberg aveva contratto debiti per 1,6 milioni corone dopo aver tentato di acquistare degli appartamenti e che per questo aveva perso le sue proprietà e anche la ragazza. Gli investigatori, da parte loro, hanno confermato che Skyllberg aveva ancora poche ore di vita quando è stato trovato raggomitolato in un sacco a pelo nel sedile posteriore della sua auto. E allora forse la soluzione è nella risposta alla domanda che frulla nella testa degli inquirenti è la seguente: perché non ha lasciato la macchina quando si è accorto che la sua sopravvivenza era in pericolo?