18 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Tragedia in Brasile

Assassinato il leader religioso indios dei Guarani

Lo sciamano Nisio Gomes ucciso da uomini mascherati, sotto gli occhi della sua comunità. A raccogliere le sue ultime parole è stato il figlio Valmir: «Non lasciate questo posto. Prendetevi cura di questa terra con coraggio»

BRASILIA - Venerdì scorso in Brasile, alcuni uomini armati e mascherati hanno ucciso uno dei leader religiosi dei Guarani, lo sciamano Nisio Gomes, sotto gli occhi della sua comunità. L'organizzazione Survival International riferisce che dopo aver fatto sdraiare per terra gli altri presenti, gli uomini hanno circondato Gomes e, secondo i testimoni, gli hanno sparato colpi in testa, sul petto, sulle braccia e sulle gambe. Il corpo del 59enne è stato poi portato via.
Si ritiene che Gomes fosse l'obiettivo principale dell'attacco, anche se ci sono notizie non confermate del rapimento di due o tre adolescenti, ancora dispersi.

A raccogliere le sue ultime parole è stato il figlio Valmir: «Non lasciate questo posto. Prendetevi cura di questa terra con coraggio. Questa è la nostra terra. Nessuno vi porterà via di qui. Abbiate cura delle mie nipotine e di tutti i bambini. Lascio questa terra nelle vostre mani».

Gomes era il leader di un gruppo di Indiani Guaranì, 60/70 dei quali erano ritornati su una parte della loro terra ancestrale, nello stato meridionale del Mato Grosso do Sul, agli inizi di novembre. Erano al loro terzo tentativo di tornare nelle loro terre, dalle quali la comunità fu scacciata 30 anni fa per mano di alcuni allevatori di bestiame, finendo a vivere ai margini di una strada.
Diversi membri della comunità hanno riferito di aver subito altri attacchi nei giorni precedenti, e che degli uomini avevano circondato il loro accampamento, situato ai bordi della strada, già mercoledì scorso.

L'omicidio di Nísio Gomes somiglia in maniera sorprendente a quello di Marcos Veron, un altro leader guarani assassinato da uomini assoldati da un allevatore brasiliano nel 2003. Alla sua storia si era ispirato il regista Marco Bechis realizzando il film Birdwatchers - La terra degli uomini rossi, oggi tragicamente più attuale che mai.
«Sembra che gli imprenditori agricoli non saranno contenti fino a quando non avranno sterminato tutti i Guarani» ha dichiarato il direttore generale di Survival International, Stephen Corry. è custodito da Valmir.

Il FUNAI (Dipartimento brasiliano agli Affari Indiani) e la polizia federale hanno aperto un'indagine. Il Segretario brasiliano per i Diritti Umani ha condannato l'omicidio, definendolo «un segno della violenza sistematica contro le popolazioni indigene della regione».