3 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Malgrado l'annuncio della fine della lotta armata

Spagna, Rajoy boccia qualsiasi ipotesi di dialogo con l'ETA

Lo ha ribadito il leader del Partito popolare, che con tutta probabilità diventerà il futuro capo di governo dopo le legislative del prossimo 20 novembre

MADRID - Il leader della destra spagnola, Mariano Rajoy, ha respinto qualsiasi ipotesi di dialogo con l'Eta, nonostante il recente annuncio da parte dell'organizzazione indipendentista basca di aver messo fine alla lotta armata.
In un'intervista al quotidiano catalano El Periodico, il leader del Partito popolare, che con tutta probabilità diventerà il futuro capo di governo dopo le legislative del prossimo 20 novembre, ha affermato che «in nessun caso il governo che io presiederò avvierà un dialogo su qualsiasi argomento con un'organizzazione terroristica».

Nel dare l'annuncio della fine di 43 anni di lotta armata, l'Eta aveva «lanciato un appello ai governi spagnolo e francese per avviare un processo di dialogo diretto» con l'obiettivo di trovare una soluzione alle conseguenze del conflitto basco.
«Se il Pp vince le prossime elezioni, non sono affatto certo che debba pagare un qualche presso per la fine definitiva delle violenze. E posso dire fin d'ora, che io non son disposto a farlo», ha concluso Rajoy.

Consiglio UE: grande soddisfazione per la fine delle violenze dell'ETA - Il consiglio europeo esprime «grande soddisfazione» per la fine del ricorso alla lotta armata annunciata dall'Eta giovedì. L'annuncio, si legge in una nota diffusa oggi in occasione del vertice, «rappresenta senza dubbio la vittoria della democrazia e della libertà in Spagna e nell'Unione».
Il consiglio europeo esprime inoltre «apprezzamento al Governo, ai partiti politici, alla forze di sicurezza, al ministro della giustizia e a tutta la Spagna per la determinazione con cui è stata portata avanti la lotta contro il terrorismo». Dall'organismo Ue anche «un ricordo speciale» per le vittime della violenza, «un ricordo che deve durare nel tempo cosicchè simili violenze non si ripetano più».