Aggressione nella metro di Berlino, ucciso un ragazzo italiano
Per fuggire da aggressori il 23enne è stato investito da un'auto. Le unità del pronto soccorso non hanno potuto che constatare il suo decesso
BERLINO - E' un ragazzo italiano di 23 anni la prima vittima della violenza, ormai sempre più diffusa, nella metro di Berlino.
Il ragazzo, Giuseppe M., è stato aggredito da tre giovani, verosimilmente sotto l'effetto di alcol o droghe, nei sotterranei della stazione Kaiserdamm della U-Bahnhof della capitale; nel tentativo di fuggire, il 23enne è corso in strada dove è stato investito da un'automobile di passaggio. Le unità del pronto soccorso non hanno potuto che constatare il suo decesso.
Il dramma è avvenuto la notte tra sabato e domenica attorno alle 5, ricostruisce la Bild sul suo sito online. Giuseppe M. è assieme al suo compagno di lavoro Raoul S. (22 anni) e sta tornando a casa. Entrambi vivono nel quartiere di Charlottenburg. All'interno della stazione incontrano tre ragazzi, che chiedono loro delle sigarette, poi vengono aggrediti e cercano la fuga su per le scale verso la strada. Il ragazzo italiano non vede il semaforo rosso e viene investito mortalmente.
I tre aggressori fuggono, due di loro poi si presentano la sera alla polizia: Baris B. (22 anni) e Ali T. (21 anni), entrambi tedeschi di origine turca.
Le telecamere di sorveglianza della stazione della metropolitana hanno registrato parte dell'incontro fra i giovani, ma non il momento dell'aggressione.
I genitori del ragazzo - che il 4 ottobre sarebbe dovuto entrare nella Bundeswehr - gestiscono un ristorante italiano nel quartiere di Wilmersdorf, nella Berlino Ovest.