Si aggrava la crisi politica in Belgio, Alberto II rientra a Bruxelles
Il Paese non riesce a formare un Governo da oltre un anno. L'attuale Premier Leterme lascierà entro fine anno
BRUXELLES - Il re del Belgio, Alberto II, sta rientrando precipitosamente in Belgio dal sud della Francia a causa della crisi politica nel suo Paese che oggi ha subito una nuova debacle. Lo si è appreso da una fonte politica. Il re è atteso a fine mattinata a Bruxelles, secondo la stessa fonte.
Il primo ministro in pectore, il socialista Elio di Rupo, poco fa ha annunciato un blocco totale dei negoziati per la formazione di un nuovo governo.«Nonostante gli sforzi intrapresi e una serie di progressi osservati, ho l'obbligo di constatare il blocco totale dei negoziati. L'atteggiamento di alcuni rompe l'equilibrio indispensabile per raggiungere un accordo», ha dichiarato in un comunicato. Di Rupo ha annunciato di voler riunire oggi alle 14 gli otto partiti francofoni e fiamminghi «per un ultimo tentativo».
La situazione appare ancora più critica dal momento che ieri sera l'attuale Primo ministro, Yves Leterme, ha annunciato che lascerà l'incarico al più tardi a fino anno per diventare segretario generale aggiunto dell'Ocse a Parigi. Il sovrano belga, capo dello Stato, gioca tradizionalmente un ruolo da mediatore fra i partiti, principalmente nei periodi di crisi.
I negoziati per la formazione di un nuovo governo vanno avanti dalle elezioni del 13 giugno 2010 a causa delle forti divergenze tra francofoni e fiamminghi sul futuro delle istituzioni del regno. Il re il 16 maggio scorso ha incaricato ufficialmente di Rupo di provare a formare un governo.
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