Troppe operazioni chirurgiche non riescono in Gran Bretagna
Studio: «Un paziente su quindici costretto a riandare sotto i ferri»
LONDRA - Migliaia di pazienti britannici sono costretti a sottoporsi di nuovo a delle operazioni chirurgiche perché fino a metà degli interventi eseguiti da alcuni chirurghi del Servizio Sanitario Nazionale non ottengono i risultati sperati: è quanto risulta da uno studio dell'Imperial College effettuato su numerosi ospedali dell'Nhs.
Come riporta il quotidiano britannico The Independent, lo studio ha esaminato 250mila interventi chirurgici all'intestino eseguiti in Gran Bretagna far il 2000 e il 2008: in totale, 16mila pazienti hanno avuto bisogno di una seconda operazione a causa di problemi postoperatori dovuti ad un primo intervento sbagliato, una percentuale pari ad un caso ogni 15.
In rari casi alcuni ospedali hanno mostrato dei tassi di fallimento pari al 50%, spesso attribuibili a degli interventi di emergenza eseguiti da non specialisti.