29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Stati Uniti

Fuga da Chicago, persi 200.000 abitanti

Ora la terza città d'America ne ha meno che nel 1920. L'esodo ha riguardato soprattutto la popolazione afro-americana

NEW YORK - Un massiccio esodo nel corso degli ultimi dieci anni ha ridotto drasticamente il numero degli abitanti di Chicago. L'US Census Bureau, ufficio adibito al censimento negli Stati Uniti, ha comunicato che nell'ultimo decennio la popolazione di Chicago è diminuita del 6,9 per cento, attestandosi a 2.695.598 cittadini, meno dei 2.7 del 1920.

La città rimane comunque la terza più popolosa d'America, alle spalle di New York e Los Angeles e davanti a Houston. Dopo un picco di 3.62 milioni nel 1950, Chicago ha affrontato un lungo periodo di declino fino all'espansione degli anni Novanta, grazie alla ripresa economica. Ma la recessione che ha colpito tutta l'America a partire dal 2008, e soprattutto il Midwest industriale di cui Chicago è il centro, ha velocizzato le migrazioni sia verso le zone periferiche della città che verso gli stati del Sud.

L'esodo ha riguardato soprattutto la popolazione afro-americana, che comunque è ancora la più rappresentata in città, ridottasi da un milione a 887.608 unità. «Chicago è stata probabilmente la principale destinazione della Grande Migrazione tra il 1910 e il 1970 e il suo spopolamento segna in qualche modo la fine di un'era», ha affermato il demografo William H. Frey al New York Times, ricordando il massiccio arrivo di afro-americani dal Sud a Chicago attirati dall'industria.
L'esodo verso le zone suburbane potrebbe creare anche modifiche dal punto di vista politico. Le aeree periferiche di Chicago sono sempre state appannaggio dei repubblicani, che potrebbero vedere minacciata la loro leadership dall'arrivo di elettori più progressisti dal cuore della metropoli dell'Illinois.