Il «Giallo» dell'aereo a Cagliari. Ma Ben Ali non c'era
A bordo solo un pilota, una hostess e un terzo passeggero che non è l'ex presidente
CAGLIARI - Una hostess tunisina, un pilota di nazionalità brasiliana e un terzo passeggero, ma non l'ex presidente della Tunisia Ben Ali in fuga dal suo paese. Questi i misteriosi occupanti dell'aereo privato tunisino atterrato intorno alle 21 di ieri all'aeroporto «Mario Mameli» di Cagliari, stando alle dichiarazioni del Governo italiano e dopo i controlli a bordo del velivolo da parte da parte della Polaria.
Insomma, niente presidente fuggitivo, anche se la sagoma in abito scuro che ieri sera si intravedeva dagli oblò illuminati del Falcon con insegne tunisine, poteva far pensare alla presenza dell'ormai ex uomo forte del paese nordafricano. La notizia dell'atterraggio del misterioso aereo (un Private Canadair siglato TS-IBT della Carthago Airlines) si è sparsa dopo le 22 e la presenza dell'ingombrante passeggero sembra confermata dal dispiegamento di forze dell'ordine (Polizia e Guardia di Finanza) intorno al velivolo che doveva arrivare a Parigi. A Cagliari è atterrato dichiarando emergenza: «rifornimento di carburante», e necessità da parte del pilota di riposare, questa la versione ufficiale.
Poi il giallo internazionale con protagonisti l'ex-presidente tunisino, le forze dell'ordine italiane, il capo della Polizia, i vertici dei governi italiano e francese. Il velivolo sarebbe dovuto ripartire per Parigi ma le autorità francesi hanno negato l'accesso dell'aeromobile al proprio spazio aereo. Alla fine, pochi minuti dopo l'una, l'aereo è ripartito dallo scalo cagliaritano scortato dai caccia dell'Aeronautica Militare, per far rientro in Tunisia. Ma perché è atterrato a Cagliari per fare poi dietro-front? Il mistero rimane.