Tareq Aziz condannato a morte
Per le persecuzioni contro gli sciiti. Lo ha riferito la televisione di stato irachena. Era il volto presentabile di Saddam
BAGHDAD - La Corte suprema irachena ha condannato a morte l'ex vicepremier di Saddam Hussein, Tareq Aziz, per il ruolo avuto nelle persecuzioni della comunità sciita. Lo ha riferito la televisione di stato irachena.
Considerato il volto umano del regime, Aziz è stato vicepremier durante la dittatura di Saddam e ha rappresentato per anni il Paese nelle capitali straniere e alle Nazioni Unite in qualità di ministro degli Esteri. Unico cristiano e cattolico, di fede caldea, nella cerchia di Saddam Hussein, Tareq Aziz, è stato l'uomo del quale si è servito l'ex dittatore per aprire un ponte con la comunità internazionale. Aziz ebbe un ruolo importante nel procacciarsi il favore degli Stati Uniti per l'invasione dell'Iran nel 1980, divenendo poi il volto più gradito dell'Iraq presso le cancellerie occidentali dopo l'invasione del Kuwait nel 1990 e la conseguente Guerra del Golfo.
L'Unione europea chiederà all'Iraq di bloccare l'esecuzione, considerando la pena di morte «non accettabile». Lo ha detto il portavoce dell'Alto rappresentante alla politica estera della Ue, Catherine Ashton. Negativo anche il primo commento del governo italiano che, per bocca del sottosegretario agli esteri Mantica parla di «condanna inutile che non fa giustizia».