20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Nordcorea

Il «playboy» Kim Jong-Nam contro il delfino del padre

Il primogenito del leader nordcoreano «contrario a una successione di terza generazione»

PECHINO - Il primogenito del leader nordcoreano Kim Jong Il, Kim Jong-Nam, ha espresso contrarietà alla trasmissione ereditaria del potere al fratellastro Kim Jong-Un, presentato alla nazione e al mondo durante le celebrazioni del 65esimo anniversario del Partito dei lavoratori, domenica scorsa.
Amante dei casinò, il 39enne Kim Jong-Nam è noto per essere una specie di playboy, amante del lusso, che trascorre gran parte del suo tempo in Cina o nella regione autonoma di Macau, il centro asiatico del gioco d'azzardo con i casinò in stile Las Vegas. Molti analisti ritengono che, proprio per il fatto di vivere soprattutto all'estero, il suo giudizio sulla successione a Pyongyang non abbia molto peso.

Nell'intervista rilasciata da Pechino alla tv giapponese Asahi, il primogenito di Kim Jong-Il afferma di essere «contrario a una successione di terza generazione, ma credo ci siano fattori interni. Se ci sono fattori interni, dovremmo assecondarli». «Non ho alcun rammarico, non ero interessato e non mi importa», ha poi detto Kim sulla successione, auspicando che il fratello faccia del suo meglio per migliorare le condizioni di vita dei nordcoreani e dicendosi pronto ad aiutarlo dall'estero.

AnAndrei Lankov, esperto russo di Corea del Nord all'Università Kookmin di Seoul, ritiene le parole di Kim Jong-Nam «quasi una sfida», ma poi sottolinea la sua scarsa influenza, alla luce del tempo trascorso all'estero e della mancanza di ogni aggancio con l'esercito del Paese. «Non li vedo a sostenere Kim Jong Nam», ha dichiarato Lankov, evidenziando come i generali a capo delle forze armate nordocoreane abbiano fatto capire di preferire il giovane Kim Jong-Un, inesperto e quindi più facile da controllare.

Domenica scorsa, Kim Jong-Un, 26 anni, è apparso al fianco del padre durante le celebrazioni per il 65esimo anniversario del Partito dei lavoratori, porgendo il suo saluto alle truppe e alla folla. Un'apparizione pubblica che cade a meno di due settimane dalla sua nomina a generale a quattro stelle e dall'incarico assegnatogli all'interno del partito, proprio in vista della successione.

Kim Jong-Nam è stato a lungo ritenuto il favorito a succedere al padre, prima di essere arrestato, nel 2001, per aver tentato di entrare in Giappone con un passaporto falso. Per gli esperti, Kim Jong-Nam continuerà a vivere all'estero, avendo sempre meno motivi per tornare a Pyongyang. «In futuro, Kim Jong-Nam avrà sempre meno influenza sulla situazione politica in Corea del Nord. E' improbabile che torni nel Paese. La sua forza all'interno dello Stato è quasi inesistente», ha sottolineato Cai Jian, vicedirettore del Centro di Studi coreani dell'Università Fudan di Shangai.