USA: «nessuno si aspetta» accordo a Cancun
Il rappresentante americano Todd Stern: «Obiettivo è arrivare a insieme ragionevole di decisioni»
NEW YORK - Il rappresentante americano per il clima, Todd Stern, ha ammesso oggi, al termine di una riunione fra Paesi inquinatori a New York, che sarà difficile raggiungere un accordo «giuridicamente vincolante» sulle emissioni di CO2 alla conferenza che si apre a Cancun alla fine di novembre.
«C'è stata una convergenza sulla necessità di arrivare ad un insieme ragionevole di decisioni», ha dichiarato Stern al termine del «Forum sull'energia e il clima» che fra ieri e oggi ha visto la partecipazione dei rappresentanti di 17 Paesi che insieme producono l'80% delle emissioni di CO2 nel mondo. «Nessuno si aspetta l'adozione di un trattato che sia giuridicamente vincolante a Cancun. E' su una serie di problemi chiave che si concentra lo sforzo», ha aggiunto, citando l'attenuazione degli effetti delle emissioni, la trasparenza, le finanze e la tecnologia.
La prossima conferenza dell'Onu si terrà dal 29 novembre al 10 dicembre a Cancun, in Messico, un anno dopo quella di Copenaghen. Considerato un fallimento, questo summit si era concluso con un accordo politico negoziato da una manciata di capi di Stato, che fissa come obiettivo di limitare l'aumento della temperatura del pianeta a due gradi, ma che resta evasivo sui mezzi per raggiungerlo.