26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Roghi del Corano

Protesta a Kabul, la polizia afgana spara in aria

I manifestanti, circa 600, hanno lanciato pietre ai poliziotti in tenuta antisommossa

KABUL - La polizia ha sparato in aria per tentare di disperdere alcune centinaia di manifestanti che protestavano a Kabul contro l'iniziativa di una piccola comunità cristiana integralista, poi rientrata, di bruciare copie del Corano negli Stati Uniti. Lo ha indicato il governo afgano.
I manifestanti, che sventolavano bandiere bianche (simbolo dei talebani quando erano al potere dal 1996 al 2001), hanno tirato pietre contro un reparto della polizia in tenuta antisommossa che proibiva loro di avanzare verso il centro della capitale afgana. Fotografi presenti sul posto hanno riferito di aver sentito colpi di arma da fuoco.
«La polizia controlla la situazione, ha sparato in aria per contenere la folla», ha spiegato al telefono il portavoce del ministero degli Interni, Zemarai Bashary. I manifestanti, circa 600 secondo Bashary, gridavano «Morte all'America».

LA POLEMICA - Il pastore di una chiesa evangelista di una cinquantina di fedeli in Florida, che aveva minacciato di fare bruciare centinaia di copie del Corano, avevano alla fine rinunciato alla sua protesta sabato dopo avere scatenato una polemica a livello planetario. Ma la semplice minaccia di bruciare il libro sacro dei musulmani ha scatenato sommosse e manifestazioni nel mondo.