Francia in allerta dopo le minacce di Al-Qaida nel Maghreb
Quai d'Orsay: «mobilitazione totale» del dispositivo di sicurezza per il timore di azioni violente e attentati
PARIGI - Il ministero degli Esteri francese ha confermato la «mobilitazione totale» del dispositivo di sicurezza francese dopo le rinnovate minacce da parte di Al-Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi). Nel timore di azioni violente e attentati, il Quai d'Orsay ha invitato turisti e residenti francesi nei paesi del Nord africa alla massima prudenza: il sito «Consigli ai viaggiatori» del sito internet del Quai d'Orsay è aggiornato in tempo reale per fornire ai cittadini francesi «informazioni affidabili e complete».
MASSIMA ATTENZIONE - Quando, a fine luglio, il capo della diplomazia francese Bernard Kouchner si era recato in Mauritania, Mali e Niger «si era assicurato presso le massime autorità locali, oltre che con gli ambasciatori e i nostri compatrioti sul posto, della massima mobilitazione del nostro dispositivo di sicurezza», ha spiegato il portavoce del Quai d'Orsay, Bernard Valero, confermato la massima attenzione di questi giorni: «Si tratta di minacce proferite da assassini», ha ricordato il portavoce.
LE MINACCE DI AQMI - Uno dei dirigenti di Al Qaida nel Maghreb, Abu Anas al-Chanqiti, aveva lanciato minacce sui forum islamici invitando le tribù alle quali appartenevano militati di Aqmi uccisi nel corso di un raid delle forze armate franco-mauritane il 22 luglio scorso a «condurre rappresaglie contro i traditori apostati, i figli e gli agenti della Francia cristiana». «Al nemico di Dio, Sarkozy, dico: avete perso la vostra opportunità e aperto la porta a guai nel vostro paese», aveva concluso il leader islamico.
Nel corso di un raid contro una base di Al Qaida nel Mali per liberare l'ostaggio francese Michel Germaneau erano stati uccisi sei militanti islamici. L'ostaggio venne poi ucciso per vendicare la loro morte.