Strage Cumbria, forse un dramma familiare
Il fratello gemello omicida tra le vittime. Dissidi sul testamento?
WHITEHAVEN - Un litigio con i colleghi, più probabilmente una controversia familiare. O forse un odio covato a lungo sul lavoro e a casa è all'origine della strage che si è consumata ieri nella contea di Cumbria, in Gran Bretagna.
La polizia sta indagando per capire cosa abbia spinto il tassista Derrick Bird a terrorizzare, per circa tre ore, la contea di Cumbria, circa 560 chilometri a nord-ovest di Londra, uccidendo 12 persone e ferendone 25 prima di suicidarsi. Ma il fatto che tra le vittime ci sia anche David, il fratello gemello dell'assassino, fa credere che all'origine della follia dell'uomo vi fossero insanabili contrasti familiari. Smentiti, però, dai figli della vittima.
Secondi alcuni quotidiani britannici, Bird, 52enne divorziato e padre di due figli, avrebbe cominciato la carneficina proprio dal fratello, a causa di contrasti sul testamento della madre, ancora in vita. Tra le vittime, inoltre, c'è anche Kevin Joseph Commons, avvocato 60enne. Per la stampa britannica, l'uomo era il legale della famiglia Bird.
L'ispettore che guida l'inchiesta, Iain Goulding, ha dichiarato di essere al corrente dei problemi economici e familiari riportati dalla stampa, precisando che si tratta di «una delle piste» seguite. «Cercheremo di stabilire se le persone uccise siano state scelte in maniera intenzionale o se l'assassino abbia colpito a caso» ha precisato, aggiungendo che «secondo le nostre prime constatazioni, ci troviamo di fronte a una combinazione delle due possibilità». Tra le vittime, anche tre colleghi (due morti, uno ferito) con cui avrebbe avuto una discussione la sera prima, e il suo ex capo alla centrale nucleare di Sellafield, che lo aveva licenziato sette anni fa per furto.