18 aprile 2024
Aggiornato 22:30
La Gran Bretagna al voto

Brown: elettorato guarderà alla sostanza che a stile

Dopo la gaffe del Premier in un comizio elettorale, questa sera il terzo dibattito tv che sarà incentrato sul tema dell'economia, «pezzo forte» del leader laburista

LONDRA - L'elettorato britannico guarderà più alla sostanza che allo stile. Ne è convinto il primo ministro Gordon Brown, alla vigilia del terzo, dibattito televisivo, in onda questa sera, in vista delle elezioni politiche del 6 maggio prossimo, che sarà incentrato sul tema dell'economia, «pezzo forte» del leader laburista.

La terribile gaffe - Ma, proprio sullo stile, ieri il premier ha fatto uno scivolone. Al termine di un comizio elettorale a Rochdale, senza accorgersi di avere un microfono ancora aperto, Brown ha definito «bigotta» un'elettrice che gli aveva fatto alcune domande.
Dopo la terribile gaffe, che rischia di affossare ancora di più l'immagine pubblica di Brown, che già nelle settimane passate è stato al centro di polemiche per il suo carattere irascibile, il premier si è recato a casa della donna, dove si è intrattenuto per più di mezz'ora, per scusarsi di persona. Ma anche oggi tutti i media britannici e non solo parlano della brutta figura dell'inquilino di Downing Street, che spera, questa sera nel confronto con il conservatore David Cameron e il liberaldemocratico Nick Clegg, di risollevare le sorti dei Labour.

«Costituzione globale per le banche» - Il dibattito sarà incentrato sull'economia e Brown - ha detto al Financial Times - sa di potere uscire vincitore. «Sono molto preoccupato per la crescita dell'Europa», ha sottolineato aggiungendo che senza riforme sarà difficile «ridurre il deficit». Il premier ha puntato poi l'attenzione sulla recente crisi finanziaria sottolineando come «le banche non stiano capitalizzando adeguatamente per resistere ad un eventuale nuovo shock». Per il premier, la riforma delle istituzioni finanziarie deve passare attraverso una «costituzione globale per le banche» realizzata dai Paesi del G20.