12 ottobre 2025
Aggiornato 05:30
I vertici mondiali

G8, riunione ministri degli Esteri in Canada

Sul tavolo proliferazione nucleare, terrorismo e «fragilità regionale»

OTTAWA - I ministri degli Esteri del G8 si riuniscono oggi e domani in Canada per discutere sulle minacce che pesano sulla sicurezza mondiale: proliferazione nucleare, terrorismo e «fragilità regionale» rischiano di sfociare in una crisi. Questi dossier citati da molte cancellerie corrispondono a zone geografiche ben precise: l'Iran e la Corea del Nord per il nucleare, l'Afghanistan, il Pakistan e lo Yemen per il terrorismo, l'America latina e la Bosnia per le tensioni potenzialmente destabilizzanti.

La conferenza - che si tiene a Gatineau, vicino Ottawa - prepara il vertice dei capi di stato del G8 a Muskoka, in Ontario, il 25 e il 26 giugno. Il ministro degli Esteri canadese Lawrence Canon e i suoi ospiti, l'italiano Franco Frattini, il segretario di stato americano Hillary Clinton, il ministro degli Esteri europeo Catherine Ashton, il francese Bernard Kouchner, il russo Sergei Lavrov e i loro omologhi di Germania, Gran Bretagna e Giappone, dovrebbero lavorare su due dichiarazioni, una sull'Afghanistan e l'altra sulla non proliferazione.

Gli sforzi mondiali di non proliferazione hanno ricevuto due giorni fa un importante slancio con l'annuncio di un nuovo trattato «Start» sul disarmo russo-americano. In un discorso pronunciato alcuni giorni prima della conferenza, Canon ha evocato i suoi obiettivi citando in primo luogo la preparazione del vertice di Washington sulla sicurezza nucleare (12 e 13 aprile) e della conferenza per l'esame del trattato di non proliferazione (Tnp) a maggio, evocando «le ambizioni nucleari molto inquietanti» dell'Iran e della Corea del Nord. «Voglio anche aiutare Pakistan e Afghanistan a fare progredire il loro dialogo sui problemi di confine», ha aggiunto.

Appena prima l'inizio della conferenza ministeriale del G8 questa sera, i capi della diplomazia dei cinque paesi artici (Canada, Danimarca, Norvegia, Stati Uniti e Russia) si riuniranno a Gatineau per cercare di rafforzare la cooperazione in questa regione le cui ricchezze naturali suscitano cupidigia e preoccupazioni.