16 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Cuba, continua la protesta del giornalista

Il dissidente cubano Farinas ha ripreso conoscenza

La madre: «è molto debilitato dallo sciopero della fame e sete»

L'AVANA - Il dissidente cubano Guillermo Farinas, in sciopero della fame e della sete da 16 giorni, ha ripreso conoscenza e resta in ospedale in terapia intensiva dopo il secondo collasso di ieri. Psicologo e giornalista, Farinas era stato ricoverato nel tardo pomeriggio di ieri nella città di Santa Clara, una settimana dopo essere stato portato per la prima volta in ospedale per una crisi ipoglicemica.

Farinas, che ha trascorso la notte nel reparto di terapia intensiva dell'Hospital Arnaldo Milian Castro «è in condizioni stabili, è cosciente, ma è molto debilitato», ha detto la madre, Alicia Hernandez, citata dall'edizione online del quotidiano spagnolo «El Pais». Alicia, che è infermiera, ha aggiunto che il figlio sta «ricevendo via flebo tutti i farmaci necessari per un suo recupero». «Siamo in attesa dei risultati degli esami che gli hanno fatto dopo il ricovero», ha detto ancora.

Poco prima del collasso, tre medici che erano stati a visitarlo nella sua abitazione gli avevano chiesto l'autorizzazione a trasferirlo in ambulanza in una struttura ospedaliera per sottoporlo ad un checkup. Ma Farinas aveva insistito che gli facessero i prelievi nella sua casa di Santa Clara, 280 chilometri ad est dell'Avana, ribadendo che non avrebbe abbandonato lo sciopero della fame e né accettato un ricovero fino a quando sarebbe stato cosciente.

La settimana scorsa Farinas era stato ricoverato dopo un primo collasso provocato da una crisi ipoglicemica. Dopo qualche ora e una trattamento di reidratazione, aveva fatto ritorno a casa. Guillermo Farinas, giornalista 48enne, chiede la liberazione di 26 prigionieri politici molto malati. Ha iniziato lo sciopero della fame dopo la morte del prigioniero politico Orlando Zapata, 42 anni, deceduto dopo un digiuno di due mesi e mezzo.