24 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Studio della University College di Londra

«Leggere il pensiero» con uno scanner cerebrale

Scoperta una tecnica ancora alle prime armi e con una capacità limitata di discriminare fra i «pensieri»

LONDRA - Leggere il pensiero con l'ausilio di uno scanner che registri l'attività cerebrale: il tentativo è riuscito ai ricercatori dell'Univesity College di Londra, sebbene si tratti di una tecnica ancora alle prime armi e con una capacità limitata di discriminare fra i «pensieri».

Di fatto, come spiega il quotidiano britannico The Independent, il lavoro si basa sulle «tracce di memoria», la cui esistenza è accettata da quasi un secolo ma i cui meccanismi, natura e localizzazione rimangono ancora in gran parte un mistero: in particolare, lo studio ha riguardato la cosiddetta «memoria episodica», quella più comunemente utilizzata.

IL TEST - Dieci volontari hanno osservato tre brevi filmati, della durata di circa sette secondi, nei quali differenti attrici rispettivamente impostavano una lettera, gettavano una tazza di caffè in un cestino e salivano su una bicicletta. Successivamente - e mentre venivano sottoposti ad una risonanza magnetica - è stato chiesto loro di ricordare la scena vista: il procedimento è stato ripetuto più volte e gli scan sono stati analizzati per registrare e identificare gli schemi di attività cerebrale associati a ciascun video.
Infine, è stato chiesto ai volontari di ricordare i filmati a caso: i ricercatori hanno scoperto di essere in grado di determinare quale fosse il video in questione osservando le tac. Sebbene gli schemi cerebrali fossero in generale diversi per ciascun individuo, esiste una notevole similarità nelle zone dell'ippocampo attivate dal ricordo.