19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Terrorismo. Mauritania

Spagna: non pagheremo riscatti per gli ostaggi ad al Qaida

Moratinos: «la nostra posizione è chiara e ferma». Tre membri di una Ong spagnola sono stati presi in ostaggio il 29 novembre in Mauritania

MADRID - Madrid non intende pagare i riscatti per ottenere la liberazione degli ostaggi di al Qaida, la cui branca maghrebina detiene tre cooperanti spagnoli nel nord del Mali. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri, Miguel Angel Moratinos. «Il governo spagnolo non paga riscatti. Questa posizione è chiara e ferma», ha assicurato Moratinos nel corso di una conferenza stampa in presenza del suo omologo algerino Mourad Medelci.

Tre membri di una Ong spagnola sono stati presi in ostaggio il 29 novembre in Mauritania da al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) che li ha trasferiti nel nord del Mali. Al Qaida ha rivendicato il loro rapimento, oltre a quello del francese, Pierre Camatte, catturato il 26 novembre nel nord del Mali, e a quello dei due italiani, Sergio Cicala e la moglie Philomena Kabouree, sequestrati in Mauritania a dicembre.

Il quotidiano spagnolo El Mundo la settimana scorsa ha assicurato che Aqmi chiedeva un riscatto di sette milioni di dollari e la liberazione di diversi suoi membri detenuti in Mauritania in cambio del rilascio dei tre cooperanti spagnoli.

Interpellato sull'andamento dei negoziati per ottenere la loro liberazione, Moratinos si è limitato a sottolineare «la discrezione e la prudenza» richieste in questo genere di situazioni. Il ministro ha detto che appoggiava una iniziativa dell'Algeria che punta al divieto del pagamento dei riscatti a gruppi terroristi. Il presidente algerino Abelaziz Bouteflika ha proposto a settembre davanti all'Assemblea generale dell'Onu «il divieto assoluto del pagamento dei riscatti per i rapimenti che nel corso degli ultimi anni, hanno raggiunto dimensioni inquietanti».

In passato, gli ostaggi occidentali sono stati generalmente liberati dietro il versamento di riscatti, anche se i governi interessati non lo hanno mai ammesso ufficialmente. Ma a giugno Aqmi ha annunciato, per la prima volta, di aver assassinato un ostaggio britannico a seguito del rifiuto d Londra di cedere al ricatto degli islamisti.