19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Forse una vendetta dopo uno stupro

Strage di cristiani in Egitto, 7 morti

Spari tra la folla dopo la messa. Il vescovo: «Sono islamici radicali»

NAG HAMADI - Strage di cristiani nel sud dell'Egitto: sparando a casaccio tra la folla di fedeli che lasciavano una chiesa copta a Nag Hamadi, a circa 60 chilometri dal sito archeologico di Luxor, tre uomini a bordo di un'auto hanno ucciso sette persone e ne hanno ferite gravemente almeno altre tre. Lo hanno riferito il vescovo locale e fonti della polizia egiziana.

Secondo il ministero dell'Interno egiziano l'attacco sarebbe una vendetta per un episodio che risale a due mesi fa: lo stupro di una dodicenne musulmana da parte di un uomo appartenente alla minoranza cristiana copta della città. Sarebbe stato identificato da testimoni l'uomo che ha guidato l'assalto armato. Il massacro si è compiuto mentre i fedeli lasciavano la chiesa della Vergine Maria dopo aver assistito alla messa per il Natale copto, ricorrenza che cade il 7 di gennaio.

Il vescovo Kirollos, capo della diocesi di Nag Hamadi, ha raccontato di avere ricevuto minacce personali sul suo telefono cellulare. «Anche i miei fedeli - ha detto - sono stati minacciati per strada, 'non vi lasceremo festeggiare', dicevano loro». Per questo motivo, Kirollos ha spiegato di aver concluso la cerimonia religiosa con un'ora di anticipo sul previsto. Già a novembre, dopo lo stupro di cui è stato accusato un cittadino di religione cristiana, per diversi giorni la comunità cristiana e le sue proprietà sono state oggetto di attacchi e danneggiamenti.

Secondo un rapporto di Amnesty International, gli attacchi ai danni della minoranza copta in Egitto, che conta fra i sei e gli otto milioni di fedeli, sono aumentati nel corso del 2008. Il vescovo Kirollos ha attribuito l'attacco di questa notte ad elementi «radicali musulmani». A suo giudizio si tratta di «una guerra di religione, vogliono mettere fine alla presenza cristiana in Egitto».