Arresto figlio Gheddafi, Tripoli accusa ancora la Svizzera
Per uso eccessivo della forza. Hannibal Gheddafi e consorte furono rilasciati su cauzione tre giorni dopo e rimpatriati
TRIPOLI - La Libia ha accusato le autorità svizzere di uso eccessivo della forza durante l'arresto del figlio del leader libico Muammar Gheddafi nel Paese elvetico lo scorso anno, acuendo la crisi diplomatica tra le due nazioni.
Il ministero degli Esteri libico ha diramato una lista di ventisette rimostranze legate alla vicenda di Hannibal Gheddafi, arrestato con la moglie nel luglio 2008 con l'accusa di aver picchiato il loro personale di servizio in un albergo di Ginevra.
Hannibal Gheddafi e consorte furono rilasciati su cauzione tre giorni dopo e rimpatriati in Libia. In un documento pubblicato sul sito internet del ministero, la Libia ha accusato le autorità svizzere di aver sfondato una porta durante la posta, di aver puntato contro il figlio del colonnello una pistola e di aver utilizzato venti uomini armati per portarlo via dall'albergo.