24 aprile 2024
Aggiornato 20:00
USA. Amministrazione Obama

La Palin contro Obama: «giusti i dubbi sulla sua cittadinanza»

L'ultima provocazione dell'ex governatrice dell'Alaska

NEW YORK - I giudici hanno oramai archiviato la questione del certificato di nascita di Barack Obama da tempo ma gli scettici sulla cittadinanza del presidente continuano a trovare nuovi adepti. A sostenere la campagna dei «birthers», come viene chiamato il gruppo di destra che sostiene che Obama non sia nato negli Stati Uniti, si è aggiunta adesso anche Sarah Palin.

LE PROVE - L'ex candidata alla vicepresidenza dei repubblicani ha dichiarato di ritenere più che legittimo che gli americani vogliano vedere le prove che il proprio presidente è effettivamente un loro concittadino.
«Credo che il pubblico ne faccia giustamente un problema», ha detto Palin in un'intervista a un'emittente radiofonica conservatrice e sostenendo come «faccia parte del gioco» che i politici sollevino la questione.

PROVOCAZIONE - Per l'ex governatrice dell'Alaska si tratta solo dell'ultima provocazione. Da settimane Palin è tornata in primo piano sulla scena politica cercando di consolidare il suo ruolo nella destra conservatrice. Nelle ore in cui il Senato discute delle norme sull'aborto all'interno della riforma della sanità Palin è tornata a porsi come portabandiera dei «pro life», che si oppongono al diritto di scelta della donna.

In molti vedono nelle sue prese di posizione il tentativo di porsi come volto nuovo del partito repubblicano in vista delle prossime elezioni presidenziali. Una strategia che sembra aver funzionato finora, viste le vendite record del suo libro che all'uscita in libreria ha immediatamente superato in classifica sia Dan Brown che Stephen King.