26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Processo contro il presunto criminale nazista

Demjanjuk malato, rinviata l'udienza di oggi

Ieri la difesa aveva chiesto la sospensione del processo

MONACO - Annullata per malattia dell'imputato la terza udienza del processo contro il presunto criminale nazista, John Demjanjuk. 89 anni, accusato di complicità nello sterminio di 27.900 ebrei del campo di concentramento di Sobibor, Demanjuk sarebbe influenzato.

Ieri, seconda giornata del processo davanti alla Corte d'assise di Monaco di Baviera, la difesa di colui che è stato soprannominato il «boia di Sobibor» aveva chiesto inutilmente la sospensione del processo, denunciando numerose irregolarità.

Nel primo giorno in aula gli esperti medici presenti avevano confermato l'idoneità dell'imputato a sostenere le udienze. L'89enne era entrato in aula prima in sedia a rotelle, con un lenzuolo celeste che lo copriva fino al volto, e poi si era ripresentato alla ripresa del processo nel primo pomeriggio in barella. Ieri ha replicato sulla lettiga.

Nato in Ucraina nel 1920, John (Yvan) Demjanjuk, soldato dell'Armata rossa, era stato catturato dai nazisti nella primavera del 1942. In seguito era stato addestrato nel campo di Treblinka, in Polonia, prima di essere assegnato in servizio per due anni nei campi di Sobibor e Majdanek, sempre in Polonia e Flossenburg, in Baviera. Demjanjuk ha sempre affermato di essere stato costretto a lavorare per i nazisti e di essere stato scambiato da dei sopravvissuti con altri guardiani. Nel 1952 era emigrato negli Stati Uniti dove sei anni dopo aveva ottenuto la nazionalità americana. John Demjanjuk è stato estradato dagli Stati Uniti ed è giunto in Germania il 12 maggio.