19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Cronaca. Gran Bretagna

32 mesi di carcere a insegnante di religione che ha sedotto allievo 15enne

La donna, con problemi coniugali, lo ha agganciato su Facebook

LONDRA - Un'insegnante di religione britannica, sposata, madre di due figli, è stata condannata a 32 mesi di prigione, più di due anni e mezzo, per avere avuto una breve relazione sessuale con un suo allievo 15enne. La signora Madeleine Martin, scrive il Dailymail nel suo sito internet, avrebbe sedotto il minorenne prima facendogli dei regali, tra cui un cellulare, e poi contattandolo su Facebook.

Il tribunale di Manchester ha ascoltato come la signora Martin si è innamorata dopo essere stata assegnata al ragazzo per aiutarlo a superare le sue difficoltà di apprensione l'anno scorso. Uno dei messaggi della professoressa sul popolare sito di social networking è: «Scusa, ma non ti posso aggiungere come amico finchè non finirai la scuola». Ma per gennaio già si mandavano una decina di messaggi al giorno, e il mese successivo la loro relazione è diventata più intima.

Il 9 febbraio la professoressa avrebbe portato il ragazzo in uno studio di tatuaggi, pagando perchè lui si facesse tatuare un cuore con dentro il nome «Mad». Poi lo avrebbe portato vicino a un centro commerciale, dove avrebbero fatto sesso in auto. Il giorno dopo lo avrebbero rifatto in un parco. La madre del ragazzo in quel momento sarebbe stata all'estero ad occuparsi del padre malato terminale. Due giorni dopo avrebbero avuto un altro rapporto nella casa dello zio. L'insegnante, originaria di Knutsford, nel Cheshire, ha poi cambiato la sua identità su Facebook, per evitare che qualcuno scoprisse la loro relazione.

Un'altra volta lo avrebbero fatto a casa di lei, mentre i due figli, 14 e 17 anni, erano fuori.

Nove giorni dopo i due hanno deciso di chiudere: il ragazzo ha raccontato le sue avventure ai fratelli, che lo hanno detto alla madre, che ha subito chiamato la polizia. Il giudice ha usato parole dure contro Mrs Martin, che al momento della scappatella con il minorenne aveva problemi con il marito: «Più che fargli da guida in modo adeguato, lo ha usato come un sostegno emozionale per trovare conforto».