23 aprile 2024
Aggiornato 10:30
La cooperazione cambia volto

A Siviglia il forum internazionale Art dal 25 al 27

Nuovo sistema per collegare diversi attori, 400 italiani coinvolti

SIVIGLIA - La cooperazione cambia volto. A Siviglia dal 25 al 27 novembre si terrà il Forum internazionale di Art (acronimo di Articolazione di Reti Territoriali e Tematiche), iniziativa del programma Onu per lo Sviluppo (Undp), che punta a promuovere un nuovo modello di cooperazione. Anche l'Italia è protagonista con oltre 400 regioni, comuni, università e ong.

L'iniziativa vuole dire addio alla logica donatore/beneficiario e ai programmi e progetti «calati dall'alto», da un Nord ricco a un Sud sottosviluppato, e in questo modo abbandonare i vecchi schemi della cooperazione internazionale. Si tratta di un approccio rivoluzionario - si legge in un comunicato di Lettera 22 - che mira a promuovere il protagonismo delle comunità locali e forme di cooperazione decentrata in grado di rispondere meglio alle esigenze dei territori.

A quattro anni dall'istituzione dell'iniziativa, a Siviglia si presenteranno i risultati delle attività, si illustreranno gli strumenti di pianificazione, gestione e organizzazione che li hanno resi possibili. Durante il Forum verranno presentati alcuni casi specifici per illustrare in che modo i diversi paesi in Asia, Africa, America Latina ed Europa hanno raggiunto gli obiettivi fissati, in base alle proprie necessità e priorità.

Sono 33 i paesi coinvolti nei progetti Art, 15 ne hanno usufruito in passato e 18 continuano a beneficiarne ancora oggi. Il valore delle risorse complessivamente mobilitate da Art, attraverso il suo ufficio di Ginevra, è pari a circa 100 milioni di euro. Art è sostenuta dai governi nazionali, regionali e locali di diversi paesi, e con l'apporto della cooperazione decentrata che si sviluppa in partnership fra donatore e beneficiario.

Gli «attori» italiani coinvolti nei progetti sono oltre 400 tra regioni, enti locali, associazioni, organizzazioni non governative e università. I governi italiani che si sono succeduti negli ultimi quattro anni hanno investito, attraverso il ministero degli Esteri, circa 10 milioni di euro nell'iniziativa, in particolare in Libano, Albania e Bolivia.

«Il primo passo è stato quello di ascoltare le voci provenienti dai territori», ha sottolineato l'italiano Giovanni Camilleri (Undp), coordinatore internazionale di Art. «Il forum di Siviglia rappresenta un giro di boa - ha aggiunto - per passare definitivamente da una cooperazione basata sul rapporto donante-beneficiario, a una cooperazione basata sulla partnership e sull'azione di soci comuni».

Promuovendo un sistema globale di cooperazione che collega tra loro attori locali, regionali, nazionali e internazionali, l'Iniziativa ART favorisce il dialogo e la solidarietà per uno sviluppo più sostenibile, partecipato, equo e pacifico, secondo il testo di Lettera 22.