L'Australia si scusa con gli orfani britannici immigrati forzati
Sono stati spesso vittime di violenze e maltrattamenti
CANBERRA - Il primo ministro australiano Kevin Rudd ha presentato scuse ufficiali a migliaia di bambini britannici, orfani o figli di poveri, immigrati a forza nei secoli scorsi per popolare l'Australia, con la promessa di una vita migliore. Al loro arrivo non hanno trovato che sofferenze e maltrattamenti, a migliaia di chilometri lontano da casa.
In una cerimonia oggi a Canberra, Rudd si è scusato a nome del paese per il ruolo dell'Australia in queste immigrazioni forzate e ha presentato le sue condoglianze ai settemila superstiti di questo programma, i quali vivono tuttora in Australia.
Le scuse di Canberra arrivano all'indomani dell'annuncio di Londra che il governo di Gordon Brown si scuserà per il programma che ha portato circa 150mila bambini poveri dai 3 ai 15 anni in Canada, in Australia o in altre ex-colonie della corona britannica nel corso dei tre-quattro ultimi secoli.