3 ottobre 2025
Aggiornato 15:00
Oltre 500mila in piazza, vestiti di bianco. Trasmesso in diretta online

In mezzo milione all'Avana per il Concerto della Pace

Organizzato dal colombiano Juanes, c'è anche Jovanotti. Polemici gli esuli a Miami: potrebbe essere interpretato come appoggio al regime

L'AVANA - Più di mezzo milione di persone si sono riunite oggi a Piazza della Rivoluzione, all'Avana, per assistere al «Concerto per la pace» promosso dal cantante colombiano Juanes, che ha scatenato l'ira dei dissidenti anticastristi. Sul palco, allestito nella piazza simbolo della capitale, teatro delle cerimonie più importante del regime comunista cubano, ci sono anche Jovanotti, Miguel Bosé, i cubani Los Van Van, Orishas e altri artisti.

«E' tempo di cambiare», ha urlato la cantante portoricana Olga Tanon davanti a una folla vestita di bianco, all'inizio del concerto trasmesso in diretta tv in Europa, America Latina e Stati Uniti. Si tratta del titolo di una canzone di Juanes, famoso anche per il suo hit «La Camisa Negra».

I dissidenti cubani hanno protestato contro l'evento, nonostante il cantante colombiano abbia assicurato che si tratta di un concerto «apolitico». Gli esuli anticastristi ritengono però che la presenza degli artisti all'Avana rischia di diventare un gesto di implicito appoggio al regime di Raul e Fidel Castro.

Jovanotti: «Sarà una grande festa della pace e della musica» si legge sul sito di Jovanotti, dove si spiega inoltre la popolarità dell'artista in terra cubana, conquistata con lo «storico» concerto nel 1995 di fronte a 70 mila ragazzi radunati sulla scalinata dell'università dell'Avana e trasmesso in diretta dalla tv dell'isola.

«La musica non può rispettare un embargo. Lo rispettino i politici, gli artisti non possono rispettarlo», ha detto Jovanotti al suo arrivo all'Avana. «Avendo conosciuto esuli cubani, so quanto dolore ci sia e quanti problemi esistano e come una famiglia che si divide sia un dramma», ha aggiunto.