Il «Lanciatore di scarpe» iracheno: ho subito torture in prigione
Ed esige le scuse del premier Al Maliki
BAGHDAD - Muntadhar al-Zeidi, poco dopo il rilascio, ha detto di essere stato torturato durante i primi giorni di carcere. Il giornalista iracheno, che ha scontato nove mesi di prigione per aver lanciato le sue scarpe contro l'allora presidente americano George W. Bush durante una conferenza stampa, sarebbe stato picchiato con spranghe di ferro, frustato con corde e sottoposto a scariche elettriche.
Parlando dai microfoni della televisione in cui lavorava, Al-Baghdadia, al-Zeidi ha anche detto che il primo ministro iracheno Al Maliki deve chiedergli scusa per il trattamento subito: «Chiedo al premier di scusarsi per aver nascosto la verità», ha detto.
Muntadhar al-Zeidi ha aggiunto di aver agito per denunciare l'oppressione e l'umiliazione degli iracheni sotto l'occupazione americana. E ha aggiunto che se lui adesso è libero, il suo paese è ancora «tenuto in ostaggio».