28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Esteri. Egitto

Islam: trans va all'Onu contro università egiziana al Azhar

Non applicata sentenza ammissione a Università femminile

IL CAIRO - Sali Abdallah, noto transessuale egiziano, ha portato la sua battaglia fino alle Nazioni Unite contro il 'Vaticano dei musulmani', l'Università di al Azhar al Cairo, che l'aveva espulsa dalla facoltà di Medicina che il trans frequentava prima di cambiare sesso diventando donna. Il sito web panarabo, Elaph, riprende la storia di Sali, che da 20 anni sta conducendo una battaglia contro i pregiudizi.

La storia è nota all'opinione pubblica egiziana. Sali, che da uomo si chiamava 'Said' (Signore -ndr) si opera nel 1988. Nello stesso anno ottiene il riconoscimento dell'anagrafe egiziana che emette la sua nuova carta d'identità. Nell'Università islamica di al Azhar vige la segregazione tra i sessi. Così, la direzione della facoltà di Medicina dove studiava decide di trasferirla alla sezione femminile, dove però non viene accolta.

Da allora Sali conduce una feroce battaglia legale durante la quale vince cinque cause. L'ultima e definitiva del Tribunale Amministrativo dello Stato ordina la reintegrazione nella facoltà femminile, in quanto donna a tutti gli affetti. Ma l'Università non è d'accordo e si fa forte di un solenne editto religioso fatto emettere nientemeno che dal Gran Muftì, Ali Jumaa, egiziana, massima autorità religiosa in materia di editti, che non riconosce il cambio di sesso. Irremovibili i dotti islamici, che hanno minacciato di rivolgersi alla Corte Costituzionale Suprema dell'Egitto, presentando «prove assolute» sulla bontà delle loro argomentazioni.

E' di ieri la decisione di Sali di rivolgersi alle Nazioni Uniti. Con l'aiuto di un legale, la speranza è di «trovare udienza in seno alla Commissione dei Diritti dell'Uomo» dell'organismo internazionale per «ottenere giustizia».